lunedì 13 giugno 2011

Referendum: è vittoria!


“Per una volta non riesco a non ridere”, così il segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa sui risultati dei referendum sull'acqua pubblica, il nucleare e il legittimo impedimento. Il raggiungimento del quorum rappresenta un risultato eccezionale che ha premiato gli sforzi fatti dal Partito democratico, dai movimenti referendari e dalla società civica dopo 16 anni di fallimenti dell'istituto di consultazione popolare.

Due sono per il leader democratico i punti principali che sintetizzano il voto referendario: 1) il divorzio tra il governo e il Paese; 2) la necessità di un cambiamento di direzione politica con il PD impegnato in prima linea.

“È stato un risultato eccezionale – ha dichiarato Bersani – la grande partecipazione popolare ha detto chiaramente che il governo viaggia su una strada diversa rispetto alla volontà del Paese. Il governo vive in un altro emisfero. Ora tocca a noi dare risposte positive attraverso un nuovo programma di politiche energetiche alternative al nucleare e un piano nazionale di gestione del ciclo dell'acqua. La politica, la buona politica dovrà dare la mano alla spinta civica: questa è la chiave giusta per il Paese. È stato un risultato straordinario, un risultato pieno di di speranza e di fiducia per il cambiamento”.

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martedì 7 giugno 2011

Sanremo 9 Giugno: Festival dell'Acqua


SANREMO 9 GIUGNO
Programma dell'evento:
  • ore 18.00 ritrovo a Sanremo, sulla pista ciclabile, all'altezza dello "Zampillo"
    Partenza corteo verso piazza Bresca. 
  • ore 18.30 Piazza Bresca
    Animazione, giochi e dj set
    Partenza per Piazza Muccioli con passaggio in Via Matteotti  
  • ore 19.00 Piazza Muccioli, fontana Siro Carli
    Animazione, giochi e teatro di strada
    Partenza per Piazza San Siro 
  • ore 19.30 Piazza San Siro
    Presentazione dell'evento da parte del CIMAP
    Decorazione del palco con i materiali che i bambini, gli studenti, i ragazzi vorranno portare (cartelloni, disegni, striscioni sul tema dell'acqua "bene comune")
  • ore 21.00 Concerto
    Si alterneranno tre gruppi musicali.

ALTRE INDICAZIONI:
  • Tutti i partecipanti saranno invitati ad indossare un capo di colore azzurro/blu
  • Non dovranno essere presenti simboli di partito
  • I Sindaci sono invitati a partecipare indossando la fascia tricolore

lunedì 6 giugno 2011

ACQUA: ricchezza nelle mani di tutti


Sì per l'acqua pubblica e per fermare la privatizzazione voluta dal governo Berlusconi.
L'acqua deve restare un bene pubblico accessibile a tutti i cittadini con un servizio della massima qualità a tariffe eque. Vogliamo assicurare un governo pubblico dell'acqua: programmazione con le scelte dei sindaci, regolazione e controllo attraverso l'istituzione di una authority indipendente nazionale e compartecipata dalle regioni. Vogliamo una tariffa sociale e una più alta per chi spreca l'acqua. La priorità agli investimenti e al miglioramento del servizio anche attraverso un fondo nazionale di riequilibrio tra le diverse zone del paese. Tutela di una risorsa scarsa e indispensabile alla vita, gestione accurata di un servizio complesso, controllo pubblico in ogni fase. L'acqua è un bene dell'Italia, un patrimonio di tutti.

domenica 5 giugno 2011

GIUSTIZIA: non si accettano impedimenti


Il PD vota Sì.
Perché per la Costituzione tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
La legge sul legittimo impedimento è l'ennesimo trucco per evitare al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di rispondere alla giustizia dei suoi reati.
Non era necessario fare una nuova legge, perché il codice di procedura penale già prevede i casi di rinvio per tutti i cittadini che non possono presentarsi al processo, senza distinzioni di ruolo. Con questa legge truffa si è voluta creare l'immunità assoluta, che non esiste in nessun altro paese del mondo.
La Corte costituzionale ha già bocciato parte della legge ed ha stabilito che su temi così importanti per la democrazia, non si può decidere a colpi di maggioranza ma occorre una legge costituzionale.

venerdì 3 giugno 2011

NUCLEARE: Respinto al Mittente


Sì per fermare il nucleare.
Siamo sempre stati contrari al piano di ritorno al nucleare voluto dal governo Berlusconi. Non per
motivi ideologici ma perché è una scelta sbagliata che non conviene all'Italia. Una tecnologia vecchia e ancora mai applicata con tempi lunghissimi, costi enormi e incerti, nessun piano di gestione delle scorie radioattive, neppure di quelle già esistenti. E prima di ogni cosa il principio di precauzione: la tragedia giapponese ci dice che un incidente in una centrale nucleare non è eliminabile. Ambiente, salute, futuro per le nuove generazioni. Non si torna indietro.

mercoledì 1 giugno 2011

Mobilitiamoci per i Referendum


Cara democratica, caro democratico,

dopo i successi delle amministrative abbiamo un altro appuntamento fondamentale verso cui concentrarci: il referendum del 12 e 13 giugno.
Berlusconi vuole trasformarlo in un secondo plebiscito sulla sua persona. Il primo – le amministrative - gli è andato male. Noi dobbiamo impegnarci con entusiasmo e convinzione per sconfiggerlo un’altra volta, sostenendo la vittoria dei SÌ ai 4 quesiti.
Informiamo i nostri concittadini sull’importanza della consultazione, spingiamoli a votare e a votare SÌ, ricordando loro che votiamo SÌ per dire NO.

  • Votiamo SÌ per dire NO alla privatizzazione dell’acqua voluta dal Governo; 
  • Votiamo SÌ per dire NO al nucleare, un insensato piano, obsoleto ancor prima di essere approvato; 
  • Votiamo SÌ per dire NO al legittimo impedimento, che rende un uomo diverso dagli altri di fronte alla legge; 

Fin da ora tutto il Partito Democratico, in tutta Italia, sarà mobilitato, nelle strade e nelle piazze, per far conoscere i temi del referendum e sostenere le ragioni del SÌ, attraverso la distribuzione del materiale informativo che linkiamo in fondo al presente messaggio.

Inoltre per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della partecipazione al voto dei 4 quesiti abbiamo aderito - assieme ad un nutrito gruppo di associazioni e partiti - all'organizzazione del FESTIVAL DELL'ACQUA che si terrà a Sanremo il 9 giugno p.v.

Prossimamente pubblicheremo il programma completo dell'iniziativa.

Scarica il materiale sui referendum

giovedì 10 marzo 2011

Comune di Bordighera sciolto per infiltrazioni mafiose

Alla fine è giunta la decisione sul comune di Bordighera da parte del Ministro degli Interni: il Consiglio Comunale deve essere sciolto per infiltrazioni mafiose. Intervengono in proposito il segretario regionale PD Lorenzo Basso e i consiglieri regionali Manti e Scibilia:

Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Bordighera per infiltrazioni della criminalità organizzata, disposto questa mattina dal Consiglio dei Ministri, è una conferma evidente dell’allarmante livello di penetrazione dell’illegalità in quel comune e più in generale nel tessuto socio-economico del Ponente Ligure. Una decisione tristemente storica per tutto il Nord Italia, essendo l’unico precedente lo scioglimento di Bardonecchia nel 1995.
Come Partito Democratico, a tutti i livelli, abbiamo da tempo sostenuto la necessità e l’urgenza di un segnale forte da parte delle Istituzioni, contemporaneamente impegnandoci con convinzione a contrastare l’omertà sulla quale prosperano le culture mafiose. Lo abbiamo fatto la scorsa estate con la fiaccolata della legalità, a gennaio nell’importante incontro di Bordighera con Tano Grasso e con il quotidiano contrasto alle mafie da parte dei nostri amministratori, spesso esposti alle minacce della criminalità.
Mentre il PD era in prima linea su questo fronte, alti dirigenti del centrodestra si affannavano a negare e sminuire il fenomeno. Annunciando querele nei nostri confronti, Massimiliano Ambesi, coordinatore provinciale del PDL di Imperia, negava la presenza mafiosa, riducendo la questione ad un semplice “problema di microcriminalità” (Il Secolo XIX ed. Imperia - 8 gennaio 2011). Oggi, dopo la decisione del Consiglio dei Ministri, crediamo sia il caso che chi ha dimostrato così scarse capacità di lettura dei fenomeni in atto sul territorio tiri le somme delle proprie posizioni e chieda scusa ai propri cittadini per non aver saputo prendere le giuste decisioni e per aver colpevolmente abbassato la guardia rispetto ad un tema così preoccupante.
Ci auguriamo inoltre che qualcuno nel PDL si chieda con quale credibilità il sindaco di Bordighera Giovanni Bosio, appena esautorato dal Governo, possa continuare a ricoprire il ruolo di capogruppo di quel partito nel consiglio provinciale di Imperia.

Lorenzo Basso, segretario regionale PD Liguria






Lo scioglimento del Consiglio Comunale di Bordighera è un fatto di una gravità assoluta per la vita amministrativa del nostro territorio e colpisce tutta la nostra comunità.
Questa decisione conferma una situazione di forte connivenza ed infiltrazione della criminalità organizzata nel nostro territorio, anche evidenziato nella relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia .
Il Partito Democratico ha da sempre denunciato richiedendo già dallo scorso anno le dimissioni del Sindaco Bosio proprio per non arrivare a questa triste pagina locale, che ci porta nella cronaca nazionale tra i pochi Comuni del Nord Italia sciolti per mafia.
Su questi temi non crediamo si possano accettare compromessi ma bisogna apertamente schierarsi contro qualsiasi comportamento che non rientri nella legalità.”
Questo il commento dei consiglieri regionali PD Giancarlo Manti e Sergio Scibilia a seguito della notizia dello scioglimento del Consiglio comunale di Bordighera.
Le Forze dell’Ordine hanno svolto un lavoro encomiabile operando con grande coraggio e serietà, a loro va il nostro ringraziamento.
Auspichiamo di superare al più presto questa fase cupa della nostra storia locale; siamo certi che Bordighera ed il Ponente meritino ben altra visibilità e lavoreremo per questo.

Giancarlo Manti e Sergio Scibilia

mercoledì 9 marzo 2011

Scuola Pubblica vs Scuola Privata

Il grafico (cliccare per ingrandire) mostra i punteggi secondo il metodo P.I.S.A. (acronimo di Programme for International Student Assessment) conseguiti dagli studenti delle scuole pubbliche (verde), delle scuole private indipendenti (blue) e delle scuole private finanziate dallo stato (amaranto), nell'anno 2006.
Risulta evidente il divario di competenze a favore dei primi, sebbene i punteggi siano sensibilmente inferiori al 500 (media dei paesi monitorati).

Fonte: LaVoce.info

martedì 8 marzo 2011

Donne, il libro nero dei tagli del governo e le proposte Pd

8 marzo manifestazione a Roma e consegna delle firme raccolte dal Pd per chiedere le dimissioni del premier. Provvedimenti del governo peggiorativi della vita delle donne


Le donne, il governo Berlusconi e il PD. Un confronto possibile sulla base di fatti e proposte che porta a un libro nero e un libro bianco. Pagine illustrate nel corso di una conferenza stampa alla Camera dal Segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, dal Presidente dell’Assemblea nazionale, Rosy Bindi, e dalla portavoce della Conferenza Nazionale delle donne Pd, Roberta Agostini. Bersani ha ribadito quanto sia “basilare il miglioramento della condizione femminile per lo sviluppo anche economico di un Paese, nonché per il suo incremento demografico. Le donne devono essere veramente le protagoniste e la misura del cambiamento della società”.

Il Segretario ha ricordato che il prossimo 8 marzo saranno presenti oltre alle donne, tanti militanti e rappresentanti del Pd, per consegnare le firme raccolte in questi mesi per chiedere le dimissioni di Berlusconi. 10 milioni di firme raccolte in poco più di 30 giorni e l’8 marzo il Pd farà una manifestazione a Roma, e una delegazione consegnerà simbolicamente a Palazzo Chigi le firme con le quali il Pd chiede le dimissioni del presidente del Consiglio.

Intanto presentiamo tutte le norme del governo, che negli ultimi 3 anni hanno indebolito ed arretrato le donne in tema di assenza di servizi e di politiche del lavoro inesistenti. Dall’altro invece tutte le proposte elaborate dalle donne del Pd, per le donne e gli uomini del Paese, che dovranno fungere da “driver” per il Partito nella sua interezza, alcune delle quali sono già contenute nelle proposte di legge che i nostri deputati hanno presentato alle Camere, ma che sono state per la maggior parte respinte.

I democratici hanno illustrato tutti i provvedimenti che il governo ha preso e che hanno avuto ripercussioni negative sulla vita delle donne e le proposte del Partito Democratico per migliorare la situazione femminile in Italia.



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lunedì 7 marzo 2011

Dagmawi Yimer cittadino onorario di Terzorio


Ieri il consiglio comunale di Terzorio, riunito in seduta solenne, ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria a Dagmawi Yimer, cittadino di origine etiope, rifugiato in Italia dal 2006, a causa della repressione delle manifestazioni studentesche ad Addis Abeba.
Questo riconoscimento pubblico si inquadra nel filone della tradizione che l'amministrazione comunale di Terzorio ha avviato da cinque anni. L'intento era ed è quello di proporre dei modelli positivi a cui qualsiasi cittadino possa ispirarsi nelle scelte quotidiane.
Dopo aver ottenuto lo status di rifugiato politico dal nostro paese, Dagmawi ha frequentato una scuola di italiano e un corso di formazione come documentarista. Il primo lavoro di una certa rilevanza, prodotto da Dagmawi, è stato il film dal titolo “COME UN UOMO SULLA TERRA”, con cui l'autore descrive, attraverso varie testimonianze, il calvario a cui i migranti vengono sottoposti durante il percorso migratorio dal corno d'Africa, via Libia, verso l'Europa.
La congiuntura ha voluto che il contenuto di questo documentario si adattasse particolarmente all'attualità politica internazionale con riferimento alla guerra civile in atto in Libia in queste ultime settimane.
Significativo è stato il livello di partecipazione della cittadinanza per numero e qualità degli interventi; l'evento ha visto la collaborazione del gruppo “AIFO” di Imperia in tutte le fasi organizzative.
L'iniziativa del comune di Terzorio si inquadra all'interno di un movimento nazionale di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema dell'immigrazione; in questo senso il lavoro di Dagmawi risulta uno strumento fondamentale, considerando il suo instancabile impegno itinerante.

Per approfondire:

domenica 6 marzo 2011

'Ndrangheta: ultima fermata Liguria



Dalla Calabria alla conquista del Nord: la 'Ndrangheta sempre di più esporta codici e regole, avvicina imprenditori, condiziona la politica. E' dedicato alle ramificazione dell'organizzazione criminale calabrese nel Nord del Paese la puntata del 5 marzo di Jetlag: "'Ndrangheta ultima fermata a Nord".

Inchiesta di Sky TG 24 sull'infiltrazione della 'ndrangheta nelle regioni del Nord Italia: non solo Lombardia ma anche Liguria, Emilia Romagna, Piemonte.

martedì 1 marzo 2011

Berlusconi insulta l'intelligenza del Paese

Dopo gli attacchi di Berlusconi agli insegnanti, il PD ha deciso di indire un sit-in davanti Palazzo Chigi. Se siete a Roma vi aspettiamo a Via del Corso, lato Galleria Colonna oggi alle 17.30 in difesa della scuola pubblica e per la garanzia di libertà di pensiero.
Ci saranno Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, Rosy Bindi, Francesca Puglisi e tanti parlamentari e dirigenti del PD.

Domenica scorsa il segretario Bersani ha chiesto le dimissioni del ministro Gelmini perché con richiami di sapore antico Berlusconi se l'è presa con gli insegnanti della scuola pubblica, comunisti e gay, insultando così l'intelligenza e la coscienza civile del Paese.  Dal premier è arrivato uno schiaffo inaccettabile. Gli insegnanti sono eroi moderni, lavorano con dedizione in condizioni rese sempre più difficili dai tagli del governo. Noi siamo al loro fianco con le proposte che abbiamo discusso e votato nell'Assemblea Nazionale  e non permetteremo che Berlusconi distrugga la scuola pubblica perché è il luogo in cui l'Italia costruirà il suo futuro.

sabato 26 febbraio 2011

Il Milleproroghe è legge. Più tasse per tutti

PDL e Lega votano l'aumento dei biglietti del cinema, l'uso dei fondi per i malati di cancro per le quote latte. Il PD evita il nuovo conflitto d'interessi tv-giornali.

COSA C'E' NEL MILLEPROROGHE


  • Norme contro i precari della scuola. Supplenti (e buoi) dei paesi tuoi, La Lega ha deciso che gli insegnanti precari potranno svolgere le supplenze soltanto nella Provincia di residenza dove è stata presentata la domanda. Contemporaneamente sono state congelate le graduatorie fino al 31 agosto 2012. In questo modo gli elenchi non possono essere modificati. Una norma che aggira la Costituzione. Il senatore del Pd Luigi Lusi,nel suo intervento nell'Aula del Senato ha sottolineato come il decreto ‘sia indicativo di come Pdl e Lega non rispettino le istituzioni’. Ma ogni lavoratore di questo Paese non dovrebbe avere il diritto di poter lavorare in ogni luogo, in Italia?”, ha chiesto ironicamente Lusi.
  • Si stringe la banda larga. Il decreto prevede un fondo di 30 milioni di euro da destinarsi all'accelerazione del passaggio al digitale terrestre di tutto il territorio nazionale. I 30 milioni, tuttavia, sarebbero stati distolti dalle risorse destinate allo sviluppo della banda larga, di minore interesse per il premier.
  • La Lega taglia i fondi ai malati di cancro per premiare gli evasori. Non manca tra le norme il taglio dei fondi che la legge del 13 dicembre 2010 destinava a malati di patologie gravissime come il cancro, ora dirottati dal governo a sanare la situazione di allevatori in arretrato con il pagamento delle multe sulle quote latte. Lo conferma il senatore del Partito Democratico Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sull'efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale: “Per questa norma gli italiani devono ringraziare la Lega che ha deciso di tutelare alcuni allevatori-evasori anche a costo di decurtare le risorse per malattie gravissime tumorali. E’ bene che i cittadini che hanno votato per la Lega aprano gli occhi e sappiano di quali scelte è capace il partito che li rappresenta. Tra gli evasori e i malati terminali la Lega ha scelto. Loro tutelano i primi, gli ammalati di cancro si arrangino". Per rimandare fino a giugno il pagamento delle multe sono stati tagliati anche i fondi per la benzina dei carabinieri e della polizia, per elicotteri e Canadair utilizzati per spegnere gli incendi e il Fondo sociale per il sostegno agli indigenti. E' questa la legalità padana? Agricoltura penalizzata. Così Nicodemo Oliverio, capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura, ha motivato il no del Partito al decreto milleproroghe. “Vengono tagliati i finanziamenti alle Associazioni Provinciali di Allevatori onesti, a cui sono demandati i compiti per il miglioramento genetico della zootecnia, la sicurezza alimentare, il benessere alimentare e rilanciare la competitività delle nostre stalle, sempre per finanziare la proroga del pagamento delle multe per le quote latte”. “Insomma a dirla come il ministro Galan: approvare la proroga "non sarebbe né legale, né etico": il ministro lo ricordi ai suoi colleghi della maggioranza”.
  • Tagli al sud. Alfonso Andria, senatore del Pd ha aggiunto che con il maxiemendamento al Milleproroghe, “il governo conferma la sua linea di tendenza fortemente discriminatoria verso il Sud. Un esempio: le risorse previste nel maxiemendamento per gli ingenti danni rilevati in provincia di Salerno, ammontanti a circa 400 milioni di euro, di certo non saranno sufficienti se non per le prime necessità e giungono con grandissimo ritardo rispetto alla data dell'evento calamitoso”.
  • Colpito da catastrofe? Allora ti tasso. Una trovata geniale del governo per risolvere le calamità naturali: rifilare alle popolazioni colpite una stangata fiscale. Le Regioni alluvionate o terremotate potranno infatti aumentare le tasse e le addizionali. Dopo le ombre di corruzione che hanno macchiato la Protezione civile, un'altra vergogna tutta italiana.
  • Più tempo per gli abusivi "fantasma". Ovvero altro tempo per i proprietari delle "case fantasma", quelle cioè mai dichiarate al fisco e al catasto. Ancora uno "schiaffo" ai cittadini onesti.
  • Al cinema biglietto più caro e tagli alla cultura. Dal 1° luglio il biglietto del cinema costerò un euro in più. Una nuova tassa sulla cultura che durerà fino al 31 dicembre 2013. Un altro balzello del governo che aveva promesso che mai avrebbe messo le mani nelle tasche dei cittadini. Mentre le fondazioni lirico-sinfoniche ricevono fondi in modo discrezionale.
  • Il governo si dimentica del blocco turn over nelle università. Ha dichiarato la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni: “Il governo non ha inserito la proroga dello sconto nel calcolo delle spese di personale degli Atenei rispetto alle risorse trasferite dallo Stato. Si tratta questa di una grave omissione che farà sì che quasi la metà degli Atenei supereranno la soglia del 90% del fondo di finanziamento ordinario utilizzato per spese di personale e subiranno pertanto il blocco del turn-over con conseguenze gravi per l'offerta formativa e per l'attività di ricerca. L'alto numero degli atenei che ‘splafonano' non é dovuto a incapacità programmatoria, bensì alla forbice che si allarga sempre di più tra spese fisse obbligatorie (quali gli stipendi) e stanziamenti dello Stato che progressivamente diminuiscono: il fondo di finanziamento ordinario é stato tagliato in due anni di circa 500 milioni di euro. Davanti a queste norme il governo e il ministro Gelmini abbiano almeno il buon gusto di risparmiarci la vuota retorica dell'impegno in favore del merito e delle opportunità per i giovani". 
  • Vuoi un figlio? Ti schedo. Secondo il Milleproroghe, coloro che ricorreranno alla fecondazione assistita verranno schedati dal Ministero della Salute. La politica entra pesantemente nelle scelte più private e faticose degli italiani. Lo ha denunciato nel corso del suo intervento nel dibattito, la senatrice Fiorenza Bassoli, capogruppo Pd in Commissione Sanità. "Una decisione - precisa la senatrice - che fa pensare più a una valutazione politica che a una volontà di affidare agli istituti competenti i dati raccolti”.
  • Taglio dei finanziamenti destinati ai malati di Sla. La senatrice Bassoli ha poi rilevato un ulteriore emendamento del governo peggiorativo dei finanziamenti destinati ai malati di Sla e alle loro famiglie: "E’ peggiorativo in quanto si è passati da un finanziamento di 100 milioni per i malati di SLA, previsto in commissione Bilancio, ad un provvedimento una sla tantum e non di un fondo destinato. Significa che se non verranno utilizzati tutti i finanziamenti la parte restante rimarrà al fondo del 5xmille da dove sono stati prelevati. Inoltre, data l'occasionalità dei finanziamenti non sono previste le modalità di come verranno distribuiti a grande svantaggio della continuità assistenziale e di cura ai malati di SLA e del necessario sostegno alle famiglie".
  • Nessuno spazio nel Milleproroghe per i lavoratori somministrati, gli ex-interinali, dell'INPS. “I 1200 giovani, donne e uomini, sopravvissuti al taglio di 600 unità già effettuato, che fino ad ora hanno consentito all'Istituto di Previdenza di funzionare, da oggi, per effetto della legge di stabilità che non si è voluto modificare, rischiano di essere ‘sbattuti fuori' andando ad alimentare così il già cospicuo bacino di lavoratori precari italiani”. Lo ha dichiarato Teresa Bellanova, deputato Pd della commissione Lavoro della Camera. “Nessuno della maggioranza si è preoccupato di prorogare i contratti di questi lavoratori, per i quali il PD aveva presentato un apposito emendamento. Per Pdl e Lega - conclude Bellanova - giovani, pensionati, invalidi non contano quanto gli allevatori padani morosi”. Non è certo la frustata all'economia annunciata da Berlusconi pochi giorni fa, anzi il cosiddetto decreto milleproroghe può essere sintetizzato come un'accozzaglia di norme eterogenee e spesso contraddittorie, molte delle quali dettate da interessi particolari. Nel provvedimento manca completamente un filo conduttore a dimostrazione dell'assenza di un organico progetto industriale per affrontare la grave crisi che attanaglia il Paese. Nonostante la propaganda governativa, non è certo questo lo strumento per rilanciare i consumi, innescare le leve dello sviluppo e favorire l'occupazione. “E' una vergogna, per come è stata decisa e soprattutto per il suo contenuto con effetto retroattivo, la norma inserita nel maxiemendamento del Governo al Milleproroghe che blocca la restituzione ai correntisti delle somme illegittimamente addebitate dalle banche a causa dell’anatocismo. Una norma che equivale ad affossare definitivamente i diritti dei consumatori nel nostro Paese, in quanto annulla sentenze che nel corso di un decennio di contenzioso avevamo dato ragione alle associazioni dei consumatori e a migliaia di cittadini. Basterebbe soltanto questo aspetto per sfiduciare un governo che, oltretutto, inserisce una disposizione di tale portata senza consentire un minimo di esame alle Commissioni parlamentari. E' poi oltremodo grave che il ministro Tremonti abbia mantenuto questa norma scandalosa nel maxiemendamento presentato ieri sera, nonostante le indicazioni sulla costituzionalità di tale prassi legislativa formulate dal Presidente delle Repubblica. Il governo ha chiesto la fiducia anche per far digerire a molti deputati della maggioranza un intervento che procurerà un danno grave a migliaia di piccole imprese e famiglie che avevano pagato ingiustamente alle banche migliaia di euro a titolo di interessi”. Così Antonio Lirosi, responsabile Consumatori del Partito Democratico.

giovedì 17 febbraio 2011

26 Febbraio: Incontro dibattito sul federalismo fiscale


Segnaliamo un importante incontro-dibattito che si svolgerà a Sanremo il prossimo Sabato 26 Febbraio ore 10 presso l'Hotel Londra (in allegato trovi il manifesto dell'evento).
I temi del federalismo fiscale e delle sue possibili applicazioni negli enti locali e gli effetti sulla vita di ogni giorno, la posizione del Partito Democratico, sono di stringente attualità.
Tramite il Gruppo Regionale del PD, Giancarlo Manti ha organizzato questo evento pubblico, invitando in modo particolare a partecipare Amministratori e Consiglieri dei vari schieramenti, nonché forze produttive, sindacali, sociali.
La presenza come relatori di due persone esperte, come il Sen. Lusi che sta seguendo l'iter del provvedimento in comm.bilancio e come l'Assessore Reg. Rossetti che dovrà preparare la programmazione del federalismo e delle sue ricadute su territori e persone, fanno dell'incontro un importante momento di analisi e confronto.

Assemblea Nazionale PD: gli ultimi documenti approvati

mercoledì 16 febbraio 2011

Una lettera dal segretario regionale Basso


Genova, 14 febbraio 2011

Care democratiche, cari democratici,
l’Italia si sta risvegliando. Crescono il desiderio e la forza di accelerare il tramonto di una brutta stagione per il nostro Paese. Aumentano in ogni momento i liberi cittadini che si organizzano e mobilitano in una riscossa collettiva dell’orgoglio civico. Eravamo con loro nella manifestazione di sabato 5 febbraio al Palasharp di Milano, scandita dalle parole di Zagrebelsky e Saviano, e poi nelle tante piazze della manifestazione “se non ora quando?”, dove ieri abbiamo invocato, insieme a centinaia di migliaia di donne e uomini, le dimissioni del Governo e voluto promuovere un modello femminile diverso da quello imposto e simboleggiato dal berlusconismo.
Una richiesta di cambiamento che constatiamo anche  nelle  migliaia di presidi del PD in cui stiamo raccogliendo le firme per le dimissioni di Berlusconi. Una fila costante e sopra ogni attesa di persone pronte a mettere il proprio nome sulla lettera di licenziamento del premier.
È l’Italia che ha rotto il silenzio. Quella che vive sulla sua pelle la crisi economica e sociale. L’Italia che studia e che lavora. L’Italia dove mettere al mondo un bambino è un desiderio che troppo spesso rimane tale. L’Italia del volontariato e della cultura, della scienza e dei paesaggi.
Il PD è in prima linea per raccogliere queste voci. Pur senza nasconderci le nostre difficoltà, dobbiamo essere orgogliosi nell’affermare che noi siamo l’unico Partito sfuggito alla logica del leaderismo. L’unico capace di elaborare in modo partecipato programmi e soluzioni per il Paese. L’unico che ancora testimoni la passione di fare politica insieme.
Al termine di un percorso lungo e condiviso – preceduto dalle Assemblee nazionali di Roma e Varese – il PD ha approvato, nell’Assemblea nazionale dei primi di febbraio, gli ultimi tasselli della propria proposta programmatica. Una proposta declinata attraverso cinque parole, simbolo dell’alternativa al centrodestra: onestà, serietà, sobrietà, civismo, solidarietà.
Il lavoro, lo studio, lo stato sociale e solidale, la difesa dell’ambiente e della cultura, l’integrazione degli immigrati. Su ognuno di essi il Partito Democratico ha detto la sua, con proposte scritte a chiare lettere nei documenti ufficiali del Partito, dei quali trovate in fondo un elenco con i link alle pagine web corrispondenti. Sono la base di quel “Progetto per l’Italia”, fortemente voluto da Bersani, con cui ci candidiamo a realizzare un cambiamento che non si può più rinviare.
Adesso tocca a noi, ad ognuno di noi. Noi portiamo la responsabilità di far conoscere le proposte del  PD per il rilancio del Paese. La forza e la passione con cui siamo scesi nelle piazze, dobbiamo adesso metterle nello studio e nella diffusione delle soluzioni ai problemi che quelle manifestazioni hanno denunciato.
Dobbiamo essere in prima linea nel bloccare l’opinione – infondata ma diffusa dai media - per la quale il Partito Democratico non ha idee per il futuro. Per farlo siamo chiamati a informarci, studiare e diffondere le posizioni del PD nei luoghi di lavoro e fra le persone che quotidianamente frequentiamo, attraverso una propaganda fatta anche casa per casa, ufficio per ufficio e in ogni nostro presidio.
Mi auguro che tutti voi vogliate accettare un impegno che sarà tanto più facile da compiere quanto più numerosi saranno i volenterosi che lo realizzeranno.

Un caro augurio di buon lavoro,

LORENZO BASSO
segretario regionale PD Liguria

martedì 15 febbraio 2011

Liberalizzazioni: dal PD 41 norme ad effetto immediato


Ecco la risposta Pd alla propaganda berlusconiana: 35 proposte, da discutere con gli italiani

Quarantuno norme ad effetto immediato e nessun altro show di propaganda. Questa è la risposta del Pd alla nuova mossa di Berlusconi che vuole modificare tre articoli della Costituzione per dare "una scossa per l'economia". Per Bersani "qui non c'è nessuna scossa e nemmeno il solletico. Siamo davanti ad un insieme di norme astratte, calendari, rinvii a nuove norme. Insomma niente di concreto".

L'azione del Pd è la prima risposta alla nuova campagna mediatica con cui, questa mattina, il Consiglio dei ministri ha dato via libera al disegno di legge costituzionale recante modifiche agli articoli 41, 97 e 118, comma quarto, della Carta sulla libertà di impresa e ha approvato il decreto sugli incentivi.

Il governo pensa di risollevare l'economia con incentivi pari all'1,5 del Pil. "Se arrivano all'1,5% prendo il saio - ha continuato il leader del Pd - e vado ad Arcore a piedi. Con le manovre proposte non smuovono neanche l'0,15% del Pil". C'è un profondo senso di amarezza perché mentre il governo fa propaganda, la situazione per il Paese si fa critica nella stagnazione economica, nei problemi di occupazione e nelle difficoltà del sistema impresa.

"La modifica dell'Articolo 41 della Costituzione è solo una misura di distrazione. Un po' come buttare la palla in corner. Questo articolo non ha mai impedito misure di semplificazione, di liberalizzazione o manovre di controllo ex post. Molto meglio realizzare 41 norme ad effetto immediato. Oggi ne proponiamo 35 e chiediamo a chiunque abbia un'idea di interloquire con noi in rete per una mega lenzuolata di 41 norme in una sfida reciproca".

"Gli incentivi? Sono norme ornamentali ovvero concetto che non provocano nulla e non aggiungono nulla alla legge Bassanini o alle liberalizzazioni introdotte dalla legge Bersani. Anche qui nessun rilievo pratico così come gli incentivi per il Sud: un calendario, un timing".

"Quella di Berlusconi è solo un'operazione di distrazione fallita dove resta inevaso il tema delle politiche economiche. Senza processi di crescita si rinvia il problema della stabilità. Ha protratto propaganda oltre un segno minimo di credibilità".


*****

Ecco le proposte del Pd

L'Italia ha bisogno di una nuova stagione di liberalizzazioni, intesa in senso ampio e molteplice. Ciò vuol dire: aprire alla concorrenza mercati chiusi o in regime di monopolio; dare più potere e libertà ai consumatori nei mercati caratterizzati dalla presenza di forti operatori; ridurre le barriere di accesso a categorie economiche e professioni; dotarsi di Autorità di regolazione realmente indipendenti dal potere politico, sia nei settori dove già operano, sia in quelli in cui si è sprovvisti; rivedere la regolamentazione di alcuni settori di grande impatto sociale, in cui la liberalizzazione ha funzionato poco e male, prevedendo anche forme di intervento pubblico al fine di assicurare la fruibilità dei servizi ai cittadini a costi accessibili.


GLI OBIETTIVI

  • SERVIZI E PROFESSIONI PIÙ CONCORRENZIALI
  • PIÙ TUTELE E MENO COSTI PER I CONSUMATORI
  • MIGLIORI OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI
  • IMPRESA PIÙ LIBERA
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lunedì 7 febbraio 2011

Se non ora quando?



L'APPUNTAMENTO E' PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI GRANDE CITTA' ITALIANA: IMPERIA C’E’!
ORE 11 IN PIAZZA DE AMICIS PER DARE VOCE ALLE DONNE E AGLI UOMINI CHE DICONO NO A QUESTO MODELLO FEMMINILE E MASCHILE.
Ricordatevi di indossare la sciarpa bianca!!


In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.
Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che - va ricordato nel 150esimo dell'unità d'Italia - hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l'immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.


P.S. La manifestazione è di tutti i cittadini, non ha colore politico! Non è gradita la presenza di simboli che riportino a partiti.

sabato 5 febbraio 2011

Oltre Berlusconi con i nostri valori: onestà, serietà, civismo, solidarietà

Bersani conclude l'Assemblea Nazionale e illustra i punti principali di quello che sarà il programma di governo del PD


“Non saranno parole di conclusioni ma un'introduzione all'ultima fase del nostro lavoro.Il progetto per l'Italia”. Così Pier Luigi Bersani ha introdotto la sue conclusioni dell'Assemblea Nazionale del Pd. “Abbiamo mostrato una strordinaria coralità nell'analisi e nella questione politica: il dibattito di questi due giorni ha mostrato grande emozione e tensione civile che non dobbiamo abbandonare. Noi siamo un partito di governo e lo dimostriamo sia nelle decisioni politiche sia quando diciamo parole non generiche sull'Italia che vogliano e che promettiamo di fare”

“Abbiamo arricchito le nostre proposte di contenuti che qui a Roma dovremo sintetizzare. I contenuti toccano a noi e non possiamo delegarli a nessuno:

L'Agenda del Paese. “Parliamo d'Italia. Berlusconi ha ribaltato l'agenda ponendo se stesso al centro. Noi non lo accettiamo. L'Italia al centro della nostra politica.

Il respiro del progetto. “Il nostro progetto e la sua lunghezza d'onda guarda il decennio appena finito ed il prossimo. Il decennio del berlusconismo ha aggravato i problemi economici e sociali. Abbiamo perso contatto con i paesi con cui stavamo volentieri in compagnia. Ormai siamo sotto la media dell'Europa dei 27 in molti aspetti fondamentali. In 2 anni ci siamo allontanati di 4 anni da Francia e Germania. La verità è stata occultata dal populismo berlusconiano. Noi dobbiamo dire la verità: questa è la chiave per rifiutare la chiave della rassegnazione, per costruire nuovi orizzonti e il futuro del paese. Nessuna favola ma una sfida positiva per il futuro.
L'arretramento del Paese è dovuto alla crisi democratica. L'inadeguatezza della politica del ghe pensi mi e del populismo ha deformato la visione del governo: un governo al servizio del breve termine, a servizio dell'interesse personale e non del generale”. Il distacco in Europa è altresì un distacco sociale e democratico. “Siamo arrivati alla politica dei trucchi. Organizziamo tutto il centrosinistra e affrontiamo il problema democratico e sociale.
Il tramonto berlusconiamo. “Ogni giorno si assiste ad un colpo contro i muri portanti della casa comune, contro il sistema delle regole. È giunto il momento per andare oltre. Guardiamo oltre Berlusconi. Rilanciamo il progetto europeo, sarà la finanza a pagare la crisi. I debiti non li devono pagare i giovani. Non lasciamo nessuna ipoteca sul loro futuro. Alleggeriamo il futuro e diamo nuove prospettive”.

Per Bersani i punti chiavi della ripresa sono la “riforma della Repubblica e un nuovo patto sociale per la crescita e lavoro”.

Quando si parla di riforma repubblicana si intende proteggere la nostra Costituzione, che è la più bella del mondo, attraverso la sua innovazione. Questo significa ridurre il numero dei parlamentari, superare il bicameralismo perfetto tra Camera e Senato, una riforma elettorale, la cancellazione delle leggi fatte per la cricca e della sicurezza fai da te. A questo rispondiamo: “lo si farà!”
Significa riformare la Pubblica Amministrazione a partire dall'incompatibilità degli incarichi, la trasparenza, la riduzione dei ministeri, del numero delle Province, l'accorpamento dei piccoli comuni, la riduzione dei raggiri e delle falsità...”lo si farà altro che brunetta!”.
Significa un nuovo sistema di diritti a cui dare la massima importanza: “un figlio di immigrati nato in Italia è italiano, le donne devono contare di più. Mettiamo le mani nella politica con il calore di una risposta civica e morale che non può essere tenuto in astratto”.

Il Patto per la crescita e il lavoro. “Produttività e competitività devono essere recuperate a livello di sistema. Se siamo il Paese che cresce meno, con i prezzi che crescono di più, chi ci sta marciando?
Stabilità e crescita devono darsi la mano. Basta con il tremontismo! Le diseguaglianze e ricchezza solo in mano dei pochi inibisce la crescita: occorre stringere la forbice di questa disuguaglianza. Meno stato e più società non è la ricetta. Devono darsi una mano”.

“Abbandoniamo l'idea dei tagli lineari, mettiamo il cacciavite nel sistema. Noi sappiamo come farlo. Oltre al controllo della spesa, il Pd rilancia sulla riforma fiscale dove abbiamo presentato il nostro progetto 20-20-20 legato ad una nuova fedeltà fiscale: una Maastricht del fisco che varrebbe almeno 50 miliardi di euro. Buone norme, tracciabilità, lotta al nero, atteggiamento vigoroso nei confronti dello stato e delle sue agenzie, il blocco totale e tombale di ogni condono.

“Parlaimo di lavoro. Lavoro unito nei diritti e nella sua rappresentanza. Un lavoro vulnerabile da proteggere con politiche positive per la crescita del welfare. Nessuna chiacchiera ma riforme liberali per lavoro, imprese, famiglia, giovani. Ma ricordiamo che nessun mercato può gestire la scuola e salute”.

“Riattiviamo gli investimenti mettendo le poche risorse a disposizione nel modo giusto. Così otterremo nuove risorse da investire. Nelle per le politiche industriali si deve fare maggiore chiarezza. Caro Marchionne vogliamo parlare solo di pause nei turni o per i 150 anni dell'Italia fai in tempo a spiegarci come intendi investire? Per noi le risposte sono economia verde, nuovi processi tecnologici e qualità. Non si fa politica industriale non con generici incentivi che fanno spuntare solo capannoni”.

“Il Nord si allontana dall'Europa e il Sud si allontana dal Nord. La novità deve venire proprio dal Sud: si parte da lì per dare credibilità ad una convincente ricostruzione dell'unità del Paese. Il Sud chiede riforme utili per sé stesso e per il Nord. Pieni diritti di cittadinanza, standard di servizi perché dove sta bene un cittadino, sta bene un'impresa. Il federalismo può essere una chiave importante, il federalismo non sono quelle 4 robette che ha scritto la Lega. Obiettivi di servizio, meccanismi perequativi, costi standard, sono cose che dovrebbero capire bene anche i leghisti. La lega con Bersluconi non può farlo il federalismo! Al Sud non è tutto da buttare: non lasciamo soli i giovani amministratori lo dobbiamo a Salvatore Vassallo. Dobbiamo fare una guerra micidiale all'analfabetismo di ritorno, investire su scuole tecniche, professori, contratto unico di ricerca, stop alle riforme dell'università fantasma!”

“La nostra è una sfida della modernità per tenere assieme diritti sociali e diritti civili, così ho sempre letto l'articolo 3 della Costituzione”.

“L'Italia non può essere più vecchia della sua democrazia, non può essere più vecchi degli italiani. Deve essere più giovane! Pronunciamo le parole essenziali, radicalmente alternative a Berlusconi: onestà, serietà, sobrietà, civismo, solidarietà.

“Riprendiamo queste parole e le mettiamo davanti al nostro mondo. Noi siamo un partito con valori civici, che sono il cuore del nostro progetto. C'è sottotraccia una forte esigenza di valori. Oltre l'umiliazione di questo periodo c'è l'Italia di domani e il Pd si mette con tutte le sue forze e tutta la sua unità si mette a servizio di questa Italia”.

[A. Dra da partitodemocratico.it]

giovedì 3 febbraio 2011

La proposta di B. arriva fuori tempo massimo


Come saprete il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con una lettera al Corriere della Sera, si è rivolto al Partito democratico per chiedere un patto bipartisan per la crescita economica del Paese. Una proposta fuori tempo massimo, che arriva dopo la bocciatura nei due anni passati da parte della maggioranza delle varie proposte del PD. Berlusconi ama gettare ponti quando è in difficoltà per abbatterli un minuto dopo e l'Italia non può più assecondare i suoi capricci. Per rivolgersi credibilmente all'opposizione Berlusconi dovrebbe poter rivolgersi credibilmente al Paese e alla comunità internazionale: così non è. Il PD l'ha sempre detto e lo ha ribadito anche in una lettera al Corriere che riproponiamo qua sotto:
Caro Direttore,
il mio partito sta lavorando ormai da un anno ad un progetto per l'Italia. Alla nostra Assemblea nazionale di venerdì e sabato se ne discuterà la prima sintesi. Benché tanti dei nostri documenti approvati siano pubblici, si è trattato di un'operazione svolta, nostro malgrado, in clandestinità, essendo l'agenda politico-mediatica sempre occupata da ben altri temi e contingenze. Noi ci siamo fatti un'idea piuttosto precisa della situazione italiana e dei possibili e difficili rimedi. Stiamo ragionando come un partito di governo temporaneamente all'opposizione. Con questa stessa attitudine, considero la proposta che il Presidente Berlusconi mi rivolge dalle pagine del «Corriere». Non nascondo la mia prima impressione: se la proposta è un astuto diversivo per parlare d'altro, mostra di essere davvero tempestiva; se è sincera, suona singolarmente estemporanea! D'altra parte negli anni trascorsi abbiamo imparato a nostre spese che Berlusconi ama gettare ponti quando è in difficoltà per abbatterli un minuto dopo. Ma non amo divagare o scherzare quando finalmente si può parlare di Italia. Nemmeno voglio dilungarmi in recriminazioni a proposito della sprezzante indifferenza con cui sono state ignorate dalla maggioranza in questi due anni le proposte pragmatiche dell'opposizione. Non posso tacere, tuttavia, dell'umorismo un po' macabro di cui Berlusconi fa sfoggio concedendomi «sensibilità» in materia di liberalizzazioni. Se chi ha fatto la liberalizzazione del commercio, dell'elettricità, delle ferrovie e di un certo numero di mestieri e di attività economiche è una persona «sensibile al tema», come definiremmo chi ha testardamente osteggiato tutto questo, chi ha affidato formalmente la riforma delle professioni agli ordini professionali, chi detiene personalmente posizioni dominanti in gangli vitali della vita civile? Ma passiamo oltre, e parliamo di cose serie. Negli ultimi dieci anni i nostri problemi antichi si sono drasticamente aggravati. Il Sud si allontana dal Nord, il Nord si allontana dall'Europa. Non c'è indicatore che non lo certifichi. La crisi ha accelerato il divario rispetto ai Paesi con cui siamo stati per molti anni in compagnia. Ci giochiamo il nostro ruolo nella divisione internazionale del lavoro; ci giochiamo la tenuta di un sistema di welfare e, in particolare, le prospettive di occupazione e di reddito della nuova generazione. Il fatto di essere, in Europa, il grande Paese a più bassa crescita e a debito più alto ci espone inevitabilmente a possibili tempeste. La positività e l'ottimismo tanto cari al Presidente del Consiglio possono venire solo dalla verità e dall'avvio di una riscossa e non dalla retorica oppiacea dei cieli azzurri che ha colpevolmente paralizzato le enormi energie potenziali del Paese (nemmeno può servire allestire astutamente bersagli immaginari: nella nostra proposta sul fisco discussa e approvata alla Camera si parla di evasione e di rendite, non di patrimoniali!).

Mi predispongo a proporre, assieme al mio partito, una scossa riformatrice che riguardi assieme democrazia ed economia. Una riforma della Repubblica che investa il funzionamento delle Istituzioni, la legge elettorale, un federalismo credibile, la giustizia e la legalità, la concorrenza e i conflitti di interessi, l'immigrazione, i costi della politica, i diritti, la dignità e il ruolo delle donne. Un nuovo patto per la stabilità, la crescita e l'occupazione, fatto di riforma fiscale, di liberalizzazioni, di norme sul lavoro, di riforma della pubblica amministrazione, di politiche industriali e dell'economia verde, di ricerca e tecnologia. Staremo al concreto e ci rivolgeremo con il nostro progetto alle forze sociali, all'arco ampio dei partiti di opposizione e a chiunque voglia discutere con noi.

Ma eccoci al punto. Quel che serve, in modo ineludibile, è uno sforzo collettivo in cui chi ha di più deve dare di più; in cui la riduzione delle diseguaglianze sia un motore della crescita; in cui tutti accettino di disturbarsi leggendo il futuro con gli occhi della nuova generazione. Uno sforzo paragonabile a quelli più ardui che abbiamo pur superato nella nostra storia repubblicana. Chi chiamerà a questo sforzo? Con quale credibilità? Con quale coerenza, con quale sincerità? Con quale capacità di unire un Paese diviso? Lo si lasci dire a un cosiddetto pragmatico: pensare di fare riforme difficili senza metterci la spinta di quei valori sarebbe come pretendere di tenere in piedi un sacco vuoto.

Per rivolgersi oggi credibilmente all'opposizione bisognerebbe che il Presidente Berlusconi fosse in grado di rivolgersi credibilmente al Paese. Non è così. Il Presidente del Consiglio non è in condizione di aprire una fase nuova: ne è anzi l'impedimento. Nessuna partita si può giocare a tempo scaduto. Ormai il Paese non chiede al Presidente Berlusconi un programma: gli chiede un gesto. Mentre l'Italia perde drammaticamente la sua voce nel mondo ed è paralizzata davanti ai suoi problemi, se ci fosse da parte del Presidente del Consiglio la disponibilità a fare un passo indietro, tutti dovrebbero garantire, e ciascuno nel suo ruolo, senso di responsabilità ed impegno. Se questa non sarà l'intenzione, il nuovo progetto per l'Italia dovrà essere presentato agli elettori. Noi ci accosteremmo a quella scadenza chiedendo a tutte le forze di opposizione di impegnarsi generosamente non «contro» ma «oltre»; in una operazione comune, cioè, di ricostruzione delle regole del gioco e del patto sociale, capace di suscitare, in un Paese sconfortato, un'idea di futuro.
Pier Luigi Bersani - segretario del Pd

domenica 30 gennaio 2011

Approvazione della convenzione rifiuti: alcune precisazioni

"Ho letto sulla cronaca politica di ieri un intervento di un dirigente nazionale del Partito Socialista: l'intervento in questione punta il dito contro la recente approvazione della convenzione sui rifiuti in consiglio comunale a Taggia accusando, en passant, il PD di aver perso un'occasione non meglio precisata". A rispondere all'intervento di ieri di Mauro Gradi sulla discarica di Colli è Gianni Oggiana, segretario cittadino PD Arma e Taggia.

"Vorrei ricordare al suddetto dirigente - continua Oggiana - che da tempo i circoli PD di Arma e Taggia invitano alla responsabilità: lo smaltimento dei rifiuti è un problema di tutti e va affrontato senza tentazioni NIMBY che non portano da nessuna parte.

Tanto più se si è a corto di argomenti che possano suffragare la propria tesi: si cita il fatto che il futuro impianto di trattamento sorgerà alle 'porte della Riviera' ma si fa finta di 'dimenticare' che tutt'oggi, poco sopra il sito dei Colli, esiste una discarica che per anni ha accolto i rifiuti di tutta la provincia. È quindi patetico inventare fantomatiche svalutazioni immobiliari: un giro sul sito dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare (www.agenziaterritorio.it) - che registra le variazioni di valore degli immobili a differenza dell'Istat che ha ben altre competenze - dimostra che ciò non sia vero.

Il Partito Democratico ha costruito la propria posizione sulla base di innumerevoli riunioni e dibattiti, come quello di quest'estate alla Festa Democratica di Taggia; per questo, non solo abbiamo ritenuto utile convergere sull'approvazione della convenzione per lo smaltimento dei rifiuti ma, attraverso gli emendamenti fatti approvare dal consigliere Bolla (garanzie di riduzione della parte secca in primis), abbiamo potuto partecipare positivamente alla definizione dell'accordo per vincolare meglio la futura tecnologia d'impianto.

Sorprende, infine, che gli organi nazionali di una (seppur modesta) forza politica si prodighino per avversare la risoluzione di un problema ultra-decennale quale quello dello smaltimento dei rifiuti? E per cosa poi? Per proporre un'inedito (?) cartello elettorale (PDL+UDC+PSI) alle prossime elezioni comunali? Che sia questa la strategia del partito fu craxiano per evocare i fasti dei tempi che furono? La riscossa partirà da Taggia!".

Leggi l'articolo originale su SanremoNews

giovedì 20 gennaio 2011

Criminalità organizzata a Ponente: la situazione si complica

Se ne parlerà stasera a Bordighera con Tano Grasso.



MAFIA: LUMIA (PD), GRAVE LA SITUAZIONE NELL'IMPERIESE
GENOVA
(ANSA) - GENOVA, 19 GEN - La situazione nell'imperiese ''e' grave''. Lo ha detto Giuseppe Lumia, senatore del Pd e membro della Commissione antimafia, commentando l'inchiesta della procura di Torino su una presunta corruzione che coinvolge tra gli altri un magistrato di Imperia. Lumia, anticipando i temi dell'iniziativa antimafia che si terra' domani a Bordighera (Imperia) col presidente dell'associazione nazionale antiracket Tano Grasso e il membro della Commissione antimafia Andrea Orlando, ha anche commentato anche il risultato della Commissione d'accesso al comune di Bordighera che ha chiesto lo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni mafiose. ''La situazione affrontata perche' quando si parla di mafia chi mette la testa sotto la sabbia commette un delitto contro la comunita' - ha detto Lumia - . E' necessario il massimo rigore - ha detto Lumia - e che nessuno interferisca sulle valutazioni del caso''. La commissione d'accesso era stata istituita nell'estate 2010 sulla base di una relazione dei carabinieri che sottolineavano l'avvenuta infiltrazione nel comune di Bordighera di alcune 'ndrine calabresi. Il prefetto, ricevuto il dossier della Commissione che concludeva per lo scioglimento del consiglio comunale, ha inviato le carte al Viminale che proporra' al Cdm il decreto di scioglimento.(ANSA).

2011-01-19 18:18


CORRUZIONE TRIBUNALE IMPERIA, PRESIDENTE INTERROGATO DOMANI
IMPERIA
(ANSA) - IMPERIA, 19 GEN - Sara' interrogato domani mattina, presso la Stazione dei carabinieri di Diano Marina (Imperia), il presidente del Tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte, indagato nell'ambito di un'inchiesta per corruzione in atti giudiziari che ieri ha portato all'arresto del suo autista, Giuseppe Fasolo. Nell'indagine e' indagata anche una terza persona, estranea agli uffici giudiziari. Boccalatte, difeso dall'avvocato Alessandro Moroni, dovra' chiarire la propria posizione. In tutto sono state una decina le persone interrogate, tra le quali anche alcuni avvocati. L'autorita' giudiziaria avrebbe scelto Diano Marina per gli interrogatori e non altre sedi (ad esempio, la Procura di Imperia), per motivi di maggiore riservatezza. Venerdi' mattina, invece, in tribunale a Torino, sara' invece interrogato Fasolo. Il suo legale, l'avvocato Alessandro Mager, prendera' ufficialmente visione delle carte giudiziarie per presentare eventuali richiesti alternative al carcere.(ANSA).

CORRUZIONE A IMPERIA:CASELLI, NESSUN ALTRO GIUDICE COINVOLTO
IMPERIA
(ANSA) - IMPERIA, 19 GEN - ''Allo stato attuale degli atti escludo che altri magistrati siano coinvolti nell'indagine''. Lo ha detto all'ANSA il procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, a proposito dell'inchiesta per corruzione in atti giudiziari che vede tra gli indagati il presidente del Tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte. ''Nessun altro magistrato e' indagato, tanto meno del tribunale di sorveglianza di Genova'', si e' limitato ad aggiungere Caselli, che coordina l'indagine condotta dai carabinieri del capoluogo piemontese insieme ai colleghi di Imperia. Intanto, un gruppo di avvocati del Foro di Imperia, in una nota anonima, ha espresso solidarieta' al presidente Boccalatte. ''Qualsiasi suo coinvolgimento - scrivono - e' inverosimile. Il blitz della procura di Torino sembra eccessivo, forse si sarebbe potuto agire con piu' discrezione''.(ANSA).

giovedì 13 gennaio 2011

Arresti di Vallecrosia: le dichiarazioni del segretario Lorenzo Basso

"Esprimiamo piena solidarietà alle forze dell’ordine minacciate dal tentativo di attentato messo in atto dalla malavita organizzata imperiese e per fortuna sventato dall’intervento del comando dei carabinieri di Imperia, nell’ambito dell’indagine coordinata dal procuratore capo di Sanremo Roberto Cavallone. A tutti loro vanno le nostre più sincere congratulazioni e il nostro riconoscimento per il lavoro svolto e la tempestività della loro azione" .Le parole di solidarietà arrivano dal Partito Democratico regionale che attraverso Lorenzo Basso interviene così sul presunto attentato sventato con l'arresto di Michele ed Alessandro Macrì. I due rispettivamente padre e figlio in base ad alcune intercettazioni avrebbero avuto intenzione di uccidere un rappresentante delle istituzioni non politiche.

"Se ce ne fosse ancora bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione della gravità e della profondità del tentativo di infiltrazioni mafiose nella società della provincia di Imperia. E’ un preciso dovere della politica alzare la testa ed evitare di chiudere gli occhi – afferma il segretario regionale PD Liguria - , come è stato fatto ancora di recente, di fronte al diffondersi pericoloso di pratiche e minacce di stampo mafioso che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini onesti e delle istituzioni”. Con il preciso obiettivo di abbattere il muro di omertà rispetto a questi fatti, abbiamo ritenuto utile organizzare un incontro che si svolgerà a Bordighera il prossimo 20 gennaio dal significativo titolo: “La libertà non ha pizzo. Strumenti a servizio dei cittadini contro l’emergenza “mafie” nell’imperiese”.

Questo incontro, promosso dal Pd Liguria e dal Circolo di Bordighera, di concerto con il Coordinamento provinciale di Imperia, vedrà la partecipazione di Tano Grasso, presidente Federazione Associazioni antiracket, Andrea Orlando, deputato Membro Commissione Antimafia, Roberta Pinotti, senatrice, Matteo Lupi, Libera Liguria, Donatella Albano, consigliera Comunale di Bordighera. Introdurrà il segretario regionale del PD Liguria Lorenzo Basso. Parteciperanno rappresentanti delle categorie economiche e delle Associazioni anti racket.

"Questa sarà l’occasione per suscitare un’ampia discussione e partecipazione su un tema che necessita di una reazione forte da parte di tutta la società civile e politica, imperiese e ligure. Questo è il momento della presa di coscienza e della reazione civile. Noi intendiamo dare il nostro contributo" - chiosa Basso.

Arresti di Vallecrosia: le dichiarazioni della segreteria provinciale PD

La notizia dell'arresto di due sospettati di appartenere alla malavita organizzata compiuto ieri nel Ponente della nostra Provincia aggiunge, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, un ulteriore elemento di conferma di un presenza criminale già ampiamente manifestatasi.

La brillante operazione compiuta ieri sotto la direzione della DDA di Genova e della Procura di Sanremo è altresì prova dell'impegno della Magistratura e delle forze dell'ordine nel contrastare i fenomeni criminosi, allo scopo di riportare la legalità in tutto il territorio.

Il PD provinciale esprime alle Istituzioni impegnate e ai loro rappresentanti il suo plauso e la sua viva gratitudine per il costante lavoro, per i risultati ottenuti e perchè la loro opera fa sentire più sicuri e protetti tutti i cittadini.

Riteniamo però indispensabile che tutti contribuiscano a contrastare infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale, economico e produttivo; in particolare pensiamo che le forze politiche presenti sul territorio debbano sentire, al di là delle diverse opinioni e idee sulla gestione della cosa pubblica, il dovere di prendere atto della realtà, di non minimizzare, di saper valutare la portata del problema, impegnandosi ad un'azione di vigilanza nell'attività politica ed amministrativa: ci si può dividere su tante cose, ma non sulla necessità di fare fronte comune, in nome della legalità e del NO alle mafie, per una convivenza civile e serena.

Il Vice Segretario provinciale
Brunella Ricci

domenica 9 gennaio 2011

Ciao Bedé, ciao Renato




Queste feste hanno visto “partire” due nostri affezionati militanti: Benedetto-Bedé “Puiotto” Anfossi e Renato Cardillo.
Di Bedé tutti ricordano la sua appassionata partecipazione alla vita politica di Taggia (è stato Consigliere Comunale del PCI per lungo tempo) e la sua attività da floricoltore. Sebbene non lo conoscessi bene mi ha sempre colpito la sua caparbietà e la voglia di essere partecipe alla vita del Partito: nessun acciacco in questi ultimi anni di vita gli ha impedito di prendere parte ai vari congressi e alle varie elezioni primarie.
Di Renato ricordo invece l’infinita e impagabile disponibilità sopratutto durante le Feste del Partito: l’ultima volta la scorsa estate.
Renato e Bedé ci ricordano quanto sia prezioso il patrimonio umano e di passione che costituisce la nostra forza e il nostro motore.
A nome del Partito Democratico di Arma e Taggia dedico loro queste poche righe e un sentito Grazie!