giovedì 23 dicembre 2010

Solidarietà all'onorevole Touadì


Nei giorni scorsi "La Padania", organo ufficiale della Lega Nord, ha pubblicato una lettera, dai toni pesantemente razzisti, in cui si invitava l'onorevole Jean Leonard Touadì a lasciare l'Italia e a tornarsene nel Congo.
L'onorevole Touadì era colpevole agli occhi del lettore padano -ed evidentemente anche della redazione del giornale- di aver criticato l'ennesima "porcata" del ministro Calderoli: l'ultima, lo squallido biglietto d'auguri natalizio partorito dalla sua fertile fantasia.
Come ogni volta in cui leggo cose simili la mia coscienza mi impone una presa di posizione e scrivo per esprimere la mia solidarietà all'onorevole Touadì.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona venerdì scorso durante un convegno a Genova che celebrava il cinquantesimo anniversario dell'Indipendenza dell'Africa: ne ho apprezzato l'originalità del pensiero, il ricco bagagliaio culturale, la competenza e, non meno importante, la genuinità della persona.
In un Paese normale questi sarebbero i requisiti di cui tenere conto quando si scelgono i propri rappresentanti. Nel Paese di Calderoli, rovesciato come nella raffigurazione del suo biglietto, è evidente che i criteri seguiti siano altri.

Gianni Oggiana
segretario cittadino PD di Taggia

mercoledì 8 dicembre 2010

sabato 11 Dicembre: manifestazione nazionale. Vieni con noi!



Il governo ha fallito e deve cedere il passo. Dopo la grande mobilitazione del porta a porta, con oltre diecimila gazebo e punti di incontro, dodici milioni di brochure stampate e diffuse, migliaia di militanti e simpatizzanti a confronto con i cittadini, il Partito democratico continuerà ad essere in campo: il prossimo appuntamento sarà la manifestazione nazionale dell’11 dicembre in piazza San Giovanni a Roma;
Il Partito Democratico spinge perché si avvii una fase di transizione destinata a cambiare la legge elettorale, causa di inaccettabili torsioni del sistema democratico, e perché si affronti, con un governo all’altezza della sfida, l’emergenza economica conseguente alla crisi più dura del dopoguerra.

I circoli PD della provincia di Imperia saranno a Roma per l'11 dicembre e invitano militanti, simpatizzanti e elettori delle primarie a partecipare alla grande mobilitazione nazionale.

Per questo motivo è a disposizione un treno speciale per raggiungere Roma che effettuerà le seguenti fermate:

  • Ventimiglia: 0,45
  • San Remo: 0.58
  • Imperia: 1,16
  • Albenga: 1,38
  • Arrivo a Roma Ostiense alle 8.55

Arrivo a Roma Stazione Ostiense ore 8:55 trasferimento verso il luogo di concentramento del corteo previsto a Piazza Esedra a partire dalle ore 12,00; partenza del corteo prevista da Piazza della Repubblica verso le ore 14.00 proseguimento lungo le vie di Roma per arrivare a Piazza San Giovanni dove si terrà il comizio del Segretario Nazionale del PD Pier Luigi Bersani.
Al termine della manifestazione trasferimento a piedi verso la Stazione di Roma Ostiense per il rientro. Arrivo previsto in nottata.
La Segreteria Provinciale ha deliberato di richiedere un contributo all’ iniziativa di Euro 15,00 a persona.

Pensare al piccolo per crescere alla grande



Pubblica amministrazione e semplificazione per un risparmio di spesa generale

  1. Procedimenti unici semplificati su igiene-ambiente, urbanistica-edilizia, sicurezza del lavoro. Solo tre procedimenti, per la definizione degli interventi in questi settori: non più un solo front-office della Pubblica amministrazione
  2. Riforma della legge sugli appalti, con l’introduzione di vincoli di qualità, impatto ambientale e innovazione. Sia sugli appalti sia sulle commesse pubbliche proponiamo la riserva del 30% per le PMI
  3. Potenziamento dell’utilizzo del silenzio-assenso con destinazione delle risorse ai controlli Sperimentazione dell’Agenzia per le imprese nel suo ruolo di garante terzo, collegandola a un forte potenziamento dei controlli
  4. Processo civile telematico ampliato a tutto il territorio italiano


Pagamenti

  1. Revisione del patto di stabilità interno: una nostra proposta di legge prevede lo spostamento del peso del patto di stabilità per gli Enti locali dal deficit alla riduzione del debito e misure compensative di risparmio sulla spesa per l’acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni centrali
  2. Compensazione crediti e debiti delle PMI con la P.A. (naturalmente nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica)
  3. Nuova regolamentazione sui pagamenti tra privati e istituzione di una snella autorità per i prezzi e la trasparenza, recepimento delle direttive europee, come già previsto dalla proposta Beltrandi-Misiani

Banche

  1. Aggiornamento della moratoria dei debiti delle imprese con l’introduzione del lavoro autonomo e delle professioni mediante accordi con i fondi di garanzia territoriali, finalizzati al riassetto del debito, alla riconversione dei processi e dei prodotti e al co-finanziamento di fondi territoriali che dotino le imprese di “manager temporanei” per nuovi business plan o per la gestione delle fasi a maggior valore aggiunto dell’impresa
  2. Fondo di garanzia: consolidamento del finanziamento nazionale e territoriale, previsioni di accesso alle professioni, start-up e avvio delle reti d’impresa
  3. Revisione dell’impostazione di Basilea 3 con l’introduzione urgente di sistemi di valutazione (rating) che si orientino alla reale capacità di stare sul mercato delle aziende e che privilegino le reali possibilità di successo del business


Il capitale paziente
Interventi da realizzare con le risorse pubbliche già previste e capitale privato
Potenziamento dei CONFIDI
Fondi di garanzia territoriali e fondi regionali di microfinanza pubblico/privato destinati al credito per le PMI del territorio, alimentati con l'emissione di obbligazioni e azioni da parte delle aziende nei distretti e nelle reti (Finanziaria 2009); fondi regionali di venture capital come quelli sperimentati in Francia sul capital gain
Fondi rotativi pubblico privato (usando i fondi già esistenti delle Regioni) imprese, società/fondazioni per trasferimento tecnologico
Finanziamento minimo a 7 anni
LO SVILUPPO CHE VOGLIAMO: L’ALLEANZA TRA IL PD E LE PMI
Reti e distretti d’impresa

  1. Accordo ABI sul riconoscimento delle reti d’impresa come soggetto attivo
  2. Promozione dell’internazionalizzazione delle reti e delle reti impresa-servizi
  3. Favorire l’integrazione tra imprese, servizi e professioni apportando nuove competenze


Innovazione
A parità di spesa riconversione di tutte le risorse a fondo perduto già previste, sia nazionali sia regionali, a copertura del credito d’imposta finalizzato a ricerca, sviluppo di nuovi prodotti, di nuovi processi e di nuovi servizi

Internazionalizzazione

  1. Favorire l’apertura e l’avviamento di sedi commerciali all’estero (solo finalizzate alla vendita, non alla produzione)
  2. Credito d’imposta per l’internazionalizzazione, rafforzato nel caso di reti d’impresa, finanziandolo con la riconversione delle risorse a fondo perduto già previste, sia nazionali che regionali
  3. Unificare gli strumenti sul piano nazionale
  4. Introdurre a livello nazionale una cabina di regia delle iniziative dei territori
  5. Legge quadro nazionale a supporto dei processi di internazionalizzazione: un testo unico che razionalizzi strumenti ed enti che operano in materia favorendo le iniziative per le internazionalizzazione delle imprese
  6. Accordi regionali con il MSE per sostenere azioni promozionali all’estero e potenziamento dell'offerta, con particolare riferimento alle reti d’impresa
  7. Fondo nazionale per aiuti diretti all'internazionalizzazione delle PMI
  8. Inquadramento delle azioni di internazionalizzazione delle PMI italiane in una cornice europea


Costituzione avviamento di nuova impresa

  1. Contratto di avviamento ad attività imprenditoriale
  2. Riduzione delle tariffazioni di notai/contabili e dei costi dei servizi bancari all'interno dei costi ordinari di costituzione e start-up
  3. Creazione del meccanismo di “riconversione” di casi aziendali in difficoltà (leverage buy-out manageriale o dei lavoratori, comprensivo di possibilità di riconversione settoriale) nei territori (“investiamo sulle risorse territoriali”)


Capitale umano e formazione

  1. Innalzare l’obbligo scolastico
  2. Favorire la formazione permanente dei lavoratori/imprenditori delle microimprese
  3. Introdurre dei “contratti di esperienza-lavoro”
  4. Sostenere la formazione (rimodulando le risorse già previste) orientata all’avviamento autonomo di impresa o attività professionale e alla trasmissione di impresa fra generazioni
  5. Sostenere la formazione per affiancamento, improntata all’obiettivo di “riportare la formazione nel luogo di lavoro”
  6. Sostenere la formazione post-universitaria


Nuove professioni: la proposta del Pd

  1. Annullare il ritardo accumulato dalla legislazione del mondo dei lavoratori autonomi e dei professionisti rispetto ai lavoratori dipendenti
  2. Scongiurare ogni omologazione con le normative tradizionali del diritto del lavoro costruite sul modello fordista del lavoro dipendente
  3. Introdurre una proporzionalità tra le regole del lavoro dipendente e il lavoro autonomo
  4. Tener conto del rapporto di sussidiarietà fra le fonti: il quadro dettato dalla legge deve lasciare spazio all’autonomia collettiva delle categorie interessate e, per i soggetti in grado di negoziare in proprio, alla contrattazione collettiva
  5. Riformare il sistema degli ammortizzatori sociali con estensione delle tutele ai lavoratori autonomi, ai professionisti e ai piccoli imprenditori
  6. Non annullare le specificità della categoria dei lavoratori autonomi (tutele, incentivi, esigenze comuni di questi soggetti); valorizzare e riconoscere il loro lavoro