mercoledì 30 giugno 2010

Regione: incontro con l'Assessore Chiesa sullo stato delle infrastrutture imperiesi

 Incontro operativo questa mattina in Regione Liguria per dibattere il tema delle grandi infrastrutture nel settore mobilità in Provincia di Imperia.
Una delegazione formata dai tre consiglieri di maggioranza della Provincia di Imperia – Manti e Scibilia del gruppo “Partito Democratico” e Massimo Donzella del gruppo “Noi con Claudio Burlando “ ha incontrato l’Assessore alle Infrastrutture Ezio Chiesa per fare il punto della situazione su importanti realtà del nostro territorio come Aurelia-bis - Raddoppio ferroviario - Area 24 ed aree ferroviarie .
I temi sono stati esaminati approfondendo lo stato attuale delle opere, le possibili prospettive di sviluppo. L’assessore regionale ha espresso la piena disponibilità ad aprire una fase di lavoro e partecipazione attiva con i consiglieri regionali sulle prossime scelte strategiche.
Nelle prossime settimane, ha anticipato l’assessore Chiesa vi saranno alcune novità in merito al ritorno della competenza della gestione dell’ Aurelia all’Anas e sulla progettualità del nuovo tratto di Aurelia Bis a Sanremo.
I consiglieri Manti, Scibilia e Donzella hanno chiesto di predisporre iniziative mirate alla valorizzazione turistica della pista ciclabile ed alla verifica dello stato dei lavori in corso. Inoltre un’attenzione particolare è stata richiesta per il possibile riutilizzo delle aree ferroviarie dismettibili nelle città di Ventimiglia ed Imperia, che pur essendo due realtà con tempi e modi diversi tra loro, sono da considerarsi strategiche e di grosso valore.
La delegazione consiliare ha chiesto di attuare tavoli concertativi con la presenza degli enti locali, delle forze sociali in cui dovrà prevalere l’interesse per un sistema di mobilità più moderno, che rafforzi la rete ferroviaria pubblica, rispetto a progetti di una mera e pura valorizzazione immobiliare delle aree pubbliche.
La Provincia di Imperia ha l’assoluta necessità di completare le opere in corso di costruzione e progettare in modo concreto e preciso un sistema di collegamenti dalla Costa Azzurra all’albenganese, attraverso una forte modernizzazione degli attuali sistemi di mobilità ormai inadeguati, obsoleti e non piu’ funzionali alla nostra economia.
Serve un forte contributo del Governo Nazionale che a partire dalle Ferrovie, dia un segno di particolare attenzione verso il nostro territorio di confine.

Gruppo Partito Democratico
Giancarlo Manti - Sergio Scibilia

Gruppo “Noi con Claudio Burlando”
Massimo Donzella

venerdì 25 giugno 2010

Riccardo Giordano interviene sul caso del ministro Brancher

Non si può stare zitti. Di fronte a certi fatti abbiamo tutti l’obbligo di urlare la nostra indignazione perché è in gioco la tenuta stessa del tessuto istituzionale su cui poggia la convivenza di una nazione.
Questo è un vero e proprio colpo di Stato, perché sono stati sovvertiti tutti i principi, tutte le regole, tutti i parametri del vivere e rappresentare le istituzioni democratiche del Paese. - ha detto Giordano - Se c’era ancora, in Italia, qualche fievole barlume di giustizia civile e sociale ebbene, con il caso Brancher, si è voluto dimostrare che l’arbitrio, la legge del più forte, la sfrontata violazione da parte dell’oligarchia elettiva delle più elementari regole, rappresentano la nuova condizione dello Stato. Lo Stato di diritto è finito, morto e sepolto per mano di uomini che sono la feccia della società e, a ragione di questo, sono chiamati a rappresentare le istituzioni.
Questa sera probabilmente i telegiornali del servizio pubblico sfumeranno su questa notizia e l’opinione pubblica, lobotomizzata dalla propaganda governativa, metabolizzerà in silenzio anche questa incredibile notizia.
Ma ci rendiamo conto! Nello stesso momento in cui vengono prospettati tagli incredibili a Regioni, Province e Comuni, è stato istituito un ministero fasullo ad hoc per consentire ad un ministro, collaboratore storico del Premier, di invocare il legittimo impedimento e rimandare così sine die il processo che lo vede imputato.
E ci diciamo indignati per la pessima figura che ha fatto la nazionale in Sudafrica?
Siamo preoccupati per il possibile danno d’immagine che l’uscita dai mondiali potrà procurare all’estero?
Non ci può essere nulla di peggio che far perdere la dignità ad un popolo. - ha poi concluso - Ed il ministro Brancher, con il suo amico primo ministro Berlusconi, e non Lippi, ci faranno perdere la dignità, se non avremo la forza di indignarci e di condannare a squarciagola, a sinistra come a destra, fatti come questo.
[Fonte Sanremonews]

Accordo Fiat di Pomigliano d'Arco: ancora qualche contributo

Segnaliamo due contributi sull'accordo FIAT di Pomigliano d'Arco.
Il primo è di Marco Simoni ed è stato pubblicato da L'Unità del 24 Giugno:
Esiste una ricca letteratura che spiega come, nonostante il lavoro a buon mercato della Cina o della Polonia, le imprese abbiano ancora molte ragioni economiche per stabilirsi nei nostri paesi, e il caso in oggetto è sicuramente un buon esempio a meno di pensare che le scelte di Marchionne siano dettate da puro patriottismo. I sindacati conservano, dunque, qualche potere contrattuale che potrebbe essere usato con più accortezza e anche più decisione.
Allo stesso tempo, una vita lavorativa caratterizzata da diritti molto minori di quelli previsti dall’accordo di Pomigliano riguarda da almeno quindici anni la stragrande maggioranza dei nuovi occupati, in tutti i comparti, con l’assenso implicito di tutti i sindacati che non ritengono opportuno nemmeno rispondere alle sollecitazioni giunte a questo proposito da questo giornale.
Considerare dunque i fatti di questi giorni come uno spartiacque non serve né alla loro comprensione, e tantomeno alla costruzione di una ragionevole e possibile politica industriale, sindacale, o di sviluppo.
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Il secondo invece è un reportage di Mariano Maugeri pubblicato dal Sole 24 Ore del 24 Giugno:
È il giorno della meditazione. Ogni pensiero e ogni parola ruotano attorno a tre varianti: l'adesione convinta, il sì critico e il no apparentemente distruttivo. Perché dentro ogni scheda c'è un corpo a corpo con se stessi («dopo aver votato mi sarei sputato in faccia», ha detto più di un operaio uscendo dalla cabina elettorale) che ora potrebbe generare conseguenze imprevedibili. I grandi aggregati, invece, rivelano il conflitto permanente tra i "vecchi" operai quarantenni assunti nell'89 (ne furono reclutati in pochi mesi oltre duemila) e i 325 ragazzi tra i 25 e i 29 anni assunti nel 2005. Uno smottamento generazionale. I quarantenni dell'89 con tre o quattro figli e mogli casalinghe educati da padri tutti operai dell'Alfa e con il "cuore rosso" - rosso Alfa, non rosso Fiom - contro i ventenni single e senza casa da pagare «perché tanto ci pensa mammà».
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L'accordo FIAT di Pomigliano d'Arco: un servizio di YouDem

Accordo di Pomigliano: due pareri diversi di due operai FIAT

Si parla di diritti dei lavoratori. Si parla di lavoro in una zona dove ci sono poche alternative per procurarsi da vivere e una di queste si chiama Camorra. Si parla di un accordo che prevede la cessione di diritti acquisiti da parte dei lavoratori per favorire il rientro di produzioni delocalizzate.
Il compito di un partito riformista come il PD è quello di interpretare la complessità della realtà per elaborare proposte attuabili. Questo approccio è spesso in contrasto con la ricerca del consenso ma fare politica con lo sguardo fisso ai sondaggi non è una peculiarità di chi si propone come alternativa di governo.
Per capire meglio pubblichiamo due interventi di due operai della fabbrica di Pomigliano. Due persone direttamente interessate che hanno pareri contrastanti sull'accordo.
Buona lettura.


«Fiera del mio voto Non era un accordo era un martirio» Maria Capasso, trentuno anni.
Maria Capasso ha votato «no» con rabbia, con convinzione, con una determinazione feroce e spavalda che è ancora un grumo denso a 24 ore di distanza. Quasi la tocchi con mano. Ha votato no perché non si fida più di nessuno, men che mai di Marchionne. Ha trentun anni e nessuna certezza, dietro l'angolo può esserci di tutto: «Potrei ritrovarmi in mezzo alla strada, lo so. Ma saprò risollevarmi. Alla mia età devi saperti risollevare». Ieri mattina è tornata al lavoro, reparto stampaggio, secondo turno, 14 - 22: «In questi quattro - cinque giorni al mese in cui mi fanno la grazia di farmi lavorare mi sento ancora addosso l’orgoglio di essere un’operaia Fiat». «Ho votato no senza essere iscritta né alla Fiom, né ai Cobas. Anzi, non sono iscritta a nessun sindacato. Mi è bastato un anno e mezzo di militanza, alla fine ho deciso che nessuno meritava più la mia fiducia. E i miei soldi. Non mi ero sbagliata: qualcuno ha messo la firma al posto mio, e mi sono ritrovata iscritta a mia insaputa. Me ne sono accorta dalle trattenute in busta paga: tredici euro al mese, prelevati senza autorizzazione. Ho montato un casino, mi sono fatta rimborsare». «Vengo da Giugliano, prendo l’Asse mediano per risparmiare sul pedaggio autostradale. Soprattutto di notte fa paura, ma con quello che guadagno devo calcolare anche i centesimi, e ho cominciato a tagliare di tutto, non solo il superfluo. Correndo anche qualche rischio, certo. Ho deciso di votare no quando l’azienda mi ha recapitato il papiello di Garofalo (il direttore dello stabilimento, ndr). Me lo sono letto attentamente: ci sono alcune cose, pochissime per la verità, che si possono digerire, ma mi sono inceppata sulla storia dei corsi di formazione a spese nostre». Cioè? «Vengo da diciannove mesi durissimi, faccio i salti mortali per tirare avanti, e ora l’azienda che mi chiede? Di partecipare all’ennesimo corso di riqualificazione, perché dobbiamo produrre la Nuova Panda. Mantenendomi in cassa integrazione straordinaria: meno di ottocento euro al mese, perché non ho gli assegni familiari. Mi è sembrata una colossale presa in giro. Per formarmi, dopo nove anni di Fiat, devo rimetterci di tasca mia: assurdo, e con che cosa campo, poi?». E poi c’è la storia del fermo - linea, che a Maria non è andata giù: «Marchionne c’impone il martirio, non un semplice sacrificio. Chiederci di recuperare i fermo linea riducendo la pausa pranzo a fine turno è disumano. Ci sono colleghi che, per entrare in fabbrica alle sei, si alzano alle quattro. Con questa organizzazione del lavoro, non toccherebbero cibo per 12 ore. Siamo oltre la soglia di crudeltà». POMIGLIANO D’ARCO (NA)
[Articolo di di Mas.Am. pubblicato su L'Unità del 24 giugno 2010]

Si definisce «orgogliosamente e testardamente comunista» ha votato sì «a testa alta».
Si definisce «orgogliosamente e testardamente comunista». Senza tessera: non rinnova più quella del Prc da due anni. Ha votato sì «a testa alta». «Non ho niente di cui pentirmi: sono iscritto alla Fim (i metalmeccanici della Cisl, ndr), e penso che il mio sindacato abbia dato prova di grandissima responsabilità siglando l'accordo con la Fiat». Gerardo Giannone ha meno di quarant'anni, un pizzetto molto ideologico e una convinzione, da cui ha fatto discendere la sua scelta al referendum. «Se chiude la fabbrica consegniamo 17 mila persone alla camorra: 17 mila potenziali arruolati tra addetti diretti, indiretti e indotto. Una moltitudine a rischio di passare, armi e bagagli, dalla parte dell’antiStato. Essere comunisti, oggi, significa questo: preoccuparsi delle condizioni di contesto. E noi tutti, in questo territorio, siamo seduti su una polveriera». Lavora alla verniciatura, Gerardo: «Io il conflitto lo porto dentro la fabbrica tutti i giorni, lottando per migliorare le condizioni di lavoro dei compagni. Non mi tiro indietro, mai. La smobilitazione del Giambattista Vico farebbe crollare del 20% il Pil della Campania: i dati macroeconomici ci dicono questo, il resto sono chiacchiere. E chiacchiere e tabbacchere ‘e legno ‘o Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna'. Gerardo è un fiume in piena, quasi impossibile fermarlo: «Autoconfinarsi nella ridotta massimalista significa, per una parte del sindacato, favorire il disegno di questo governo e di questa maggioranza, teso ad eliminare dalla scena politica e sindacale ogni forma di dissenso organizzato. Così veramente nessuno disturberà più il manovratore. Siamo già fuori del Parlamento, vogliamo farci cacciare anche dalla fabbrica? Io con Marchionne voglio continuare ad averci a che fare, voglio continuare a contrappormi a lui su tutto: sugli orari, gli scioperi, le malattie, i turni, le condizioni di lavoro». «Mi alzo alle quattro e mezza tutte le mattine per venire a lavorare, per essere alle cinque e mezza ai cancelli. Sette ore e quaranta: quando sono entrato in fabbrica non c’era nemmeno l’aria condizionata, si schiattava di calore. Col tempo le condizioni sono cambiate, succederà anche stavolta se saremo intelligenti e il sindacato, Fiom compresa, ritroverà compattezza e unità d’intenti. Il potere negoziale si costruisce così, stando uniti, non dividendosi. Questo accordo, se supererà l’ostacolo del referendum, può essere gestito in maniera tale da non compromettere nessuna delle conquiste fatte dai lavoratori negli ultimi quarant'anni. Ma sarà fondamentale esserci, in fabbrica».
[articolo pubblicato su L'Unità del 23 giugno 2010]

Il watergate italiano: come si riuscì a mozzare la vittoria di Prodi nel 2006



[fonte: Antefatto]

mercoledì 23 giugno 2010

ODG di Manti e Scibilia sugli episodi di criminalità a San Remo

Il Consiglio Regionale

Appreso con forte preoccupazione la notizia di un nuovo attentato incendiario ai danni di una attività commerciale nel Comune di San Remo;

Considerato che nel corso degli ultimi mesi si sono ripetuti con allarmante frequenza gravi episodi di criminalità in Riviera, che hanno destato grande preoccupazione nell’opinione pubblica;

Esprime
  • Ferma condanna e preoccupazione in merito a questi gravissimi episodi criminosi;
  • solidarietà ai commercianti così duramente colpiti dagli attentati incendiari e a tutte le persone danneggiate;
  • pieno sostegno alle forze dell’ordine e alla magistratura impegnate nell’attività investigativa.

Approvato l'accordo per lo stabilimento FIAT di Pomigliano. Ma cosa dice?

Ieri, gli operai della FIAT di Pomigliano d'Arco si sono espressi a maggioranza a favore dell'accordo propostogli dall'azienda per trasferire qui la produzione della Panda in cambio di alcune concessioni in termini di flessibilità e diritti.
Vediamo nel dettaglio quali sono queste concessioni:

  1. Orari di lavoro
    La produzione dei veicoli sarà realizzata per 24 ore al giorno e per 6 giorni la settimana, sabato compreso, con 18 turni settimanali per coprire la catena di montaggio. Ogni turno avrà la durata di 8 ore con una pausa pranzo retribuita di 30 minuti.
  2. Straordinari
    Fiat si riserva di far ricorso alle 80 ore di straordinario per lavoratore previste all’anno, senza dover ottenere un via libera dai sindacati, sui turni di lavoro interi. I lavoratori saranno avvisati con quattro giorni di anticipo sulla necessità di fare straordinario e ci sarà un margine di tolleranza sulle ore pari al 20%, cosa che consentirà la sostituzione con personale volontario.
  3. Bilanciamenti produttivi
    La mobilità interna tra le aree produttive manterrà un’alta flessibilità per consentire una distribuzione omogenea dei lavoratori durante i loro turni. In pratica entro la prima ora di ogni turno gli operai potranno essere spostati per coprire assenze, carenze o problemi tecnici.
  4. Organizzazione del lavoro
    Il piano prevede l’investimenti in alcune nuove soluzioni per ottimizzare i tempi alla catena di montaggio e riorganizzare così le pause. Si passerà a un regime di tre pause da 10 minuti ciascuna da fruire collettivamente nell’arco del turno di lavoro. Scompaiono le due pause da 20 minuti e, fatti i conti, 10 minuti di pausa in ogni turno. La decina di minuti in più sarà comunque retribuita come “indennità di prestazione collegata alla presenza”.
  5. Formazione e ristrutturazione
    Mentre Fiat provvederà a ristrutturare lo stabilimento, i lavoratori seguiranno una serie di corsi di aggiornamento.
  6. Sciopero
    Gli scioperi che violano i punti dell’accordo potranno essere sanzionati economicamente. Le parti hanno anche compilato una “clausola di responsabilità” con l’impegno di rispettare quanto stabilito nell’intesa.
  7. Assenteismo
    La società si riserva di non retribuire i primi tre giorni in casi di “assenteismo anomalo” solitamente registrati nei picchi di assenze per malattia, per scioperi e per “messa in libertà” per cause di forza maggiore.
  8. Cassa integrazione
    Nei due anni previsti per ristrutturare l’impianto, Fiat ricorrerà alla cassa integrazione.
[fonte: Il Post]

martedì 22 giugno 2010

Incendi nel Ponente ligure, interrogazione dell'onorevole Mario Tullo al Ministro dell'Interno

A seguito dei recenti fatti di cronaca (arresti per associazione a delinquere con implicazioni mafiose e incendi dolosi di locali pubblici) nella nostra provincia è sempre più forte l'allarme per una possibile presenza della 'ndrangheta peraltro segnalato più volte dalle relazioni antimafia.
A questo proposito gli onorevoli del Partito Democratico, Mario Tullo e Andrea Orlando, hanno presentato un'interrogazione al ministro degli Interni per conoscere quali siano le misure poste in essere per contrastare l'insorgenza di focolai malavitosi nel ponente ligure.
Questo il testo dell'interrogazione:
Premesso che – per sapere nelle prime ore di Venerdì 18 giugno ’10, un incendio di origine dolosa ha completamente distrutto nella città di Sanremo il pub “BIG BEN”, con conseguenti danni agli appartamenti collocati nei piani superiori del palazzo, quello del 18 giugno è l’ultimo di una lunga serie di episodi che si stanno registrando a Sanremo e nella Provincia d’Imperia a danno di attività commerciali, atti delittuosi che sono contenuti in due interrogazioni (5-02336 del 14/1/2010) (4-06876 del 22/04/2010), e nelle quali si chiedeva al Ministro e al Governo di porre attenzione e risposte al territorio interessato, a partire dal rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine e della procura di San Remo da tempo la Direzione Nazionale Antimafia nelle sue relazioni, in particolare in riferimento alla “ndrangheta” parla d’infiltrazioni nel Ponente Ligure, scrivono i magistrati: “Particolare attenzione occorre rivolgere alla Provincia di Imperia ove è stata registrata una particolare recrudescenza sotto il profilo di azioni criminali, soprattutto incendi e danneggiamenti” nella giornata del 13 giugno 2010 , sulla base di un’inchiesta avviata dalla procura sanremese, vengono compiuti 8 arresti , per reati compiuti a Bordighera,legati allo sfruttamento della prostituzione, ma anche per minacce, estorsione e violenza. La stampa riporta le dichiarazioni dell Assessore al Turismo di Bordighera, che dopo le minacce ricevute da alcuni degli arrestati, avrebbe dichiarato ai Magistrati: ”Da quando sono venuti quelli li a farmi visita dormo con la pistola sotto il cuscino” è necessaria una risposta adeguata alle questioni di organico poste nelle precedenti interrogazioni, al fine anche di dare messaggi rassicuranti ai cittadini residenti a San Remo e del Ponente Ligure quali iniziative s’intendono assumere per mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine e della procura di Sanremo le risorse e gli strumenti idonei a svolgere le indagini e a garantire l’opera di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata se non ritenga di partecipare a una riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza da convocare in tempi rapidi.

On. Mario Tullo
On. Andrea Orlando

lunedì 21 giugno 2010

Rimborsi elettorali, Di Pietro indagato per le europee 2004

Berlinguer aveva fatto della questione morale una discriminante ma non era mai caduto nel tranello di farne un riempitivo per vuoti ideologici. Erano tempi in cui le ideologie erano ancora forti e non avevano certo bisogno di stampelle di sorta. Spiace constatare come il giustizialismo o la manetta facile si siano trasformati in feticcio per buon parte del popolo della sinistra e siano stati utilizzati meschinamente come ascensore di consensi.
Certo la giustizia deve fare il proprio corso ma non è il caso di chiedersi come mai tanti ex compagni di strada di Di Pietro si siano repentinamente trasformati nei più accaniti (e documentati) detrattori?
Non è il caso di domandarsi se sia la strategia giusta quello del coltivare la strategia del sospetto per fini puramente elettorali se poi basta poco per divenirne vittima?
Il parlamentare ed ex magistrato Antonio Di Pietro è stato iscritto sul registro degli indagati dalla Procura di Roma con l'accusa di truffa, per una vicenda relativa ai rimbirsi elettorali delle Elezioni europee 2004. Lo riferiscono oggi fonti giudiziarie.

L'apertura del fascicolo, dicono le fonti, fa seguito a una denuncia presentata da un ex fondatore dell'Italia dei Valori, Elio Veltri, in seguito allontanatosi da Di Pietro. La denuncia sarebbe relativa al versamento dei fondi presso un'associazione omonima, l'Italia dei Valori, e non al partito, secondo le fonti.
[fonte L'Unità]

Interrogativi e nuove problematiche della bioetica

Incontro
Venerdì 25 giugno 2010, ore 21.00
Albergo Nazionale, Sanremo

La bioetica è l’area di ricerca scientifica multidisciplinare che si occupa dei problemi morali e normativi generati dal crescente sviluppo della medicina e della biologia. Essa si occupa perciò di uno studio sistematico della condotta umana nell'ambito delle scienze della vita nella più vasta accezione del termine e della cura della salute, quando tale condotta è esaminata alla luce dei valori e dei principi morali.

Le prospettive bioetiche che sono oggi presenti nella nostra cultura sono numerose. Dal punto di vista concettuale però si possono individuare le due tendenze più significative. Ci riferiamo da un lato a quella che si definisce "bioetica laica", per sottolineare la propria indipendenza e contrapposizione rispetto a prospettive bioetiche religiosamente ispirate, mentre dall'altro troviamo quella che si autodefinisce "bioetica personalista", perché mette al centro del proprio orizzonte di pensiero il valore intangibile della persona umana, come punto di riferimento primario di ogni considerazione bioetica.

Nella bioetica confluiscono quindi i grandi progressi realizzati dalle scienze biologiche e mediche con la riflessione sociale, politica e morale che tali progressi impongono al fine di salvaguardare il significato complessivo del valore della vita umana, animale o vegetale che sia.

Tanti sono oggi i temi di ricerca e di riflessione. L’ingegneria genetica, l’eutanasia, la cura della sterilità della coppia, la sperimentazione sulle cellule staminali, il testamento biologico sono alcuni degli argomenti che suscitano ampio dibattito e che rivelano, per il diverso approccio religioso, culturale e scientifico, la presenza di diverse ed a volte molto distanti sensibilità.

Per ragionare senza pregiudizi sulle problematiche che le nuove frontiere della scienza della vita pone anche all’interno del dibattito politico l’incontro della serie “Colloqui d’attualità politica”, promossi dal PD sanremese e dal Circolo “I.Calvino”, che si terrà alle ore 21 di venerdì 25 giugno all’Hotel Nazionale di Sanremo sarà dedicato ai nuovi e grandi interrogativi della bioetica.

Introduranno la serata il Prof. Franco Manti dell’Università di Genova e l’Avv. Giovanni Rocchi del Movimento per la Vita – Liguria. Modererà il dibattito la Dr.ssa Giovanna Baldassarre.

Stefano Leandro: documento programmatico per la candidatura a segretario di circolo

Documento programmatico
per l’elezione a segretario di circolo del Partito Democratico di Arma


L'attività del circolo di Arma . dalla sua nascita ad oggi , è stata caratterizzata da una buona partecipazione dei nostri sostenitori alle elezioni primarie che si sono svolte per la designazione di Veltroni e ancor di più per le elezioni del segretario nazionale (270 votanti) ma da una scarsa partecipazione degli stessi alle diverse iniziative che il circolo ha portato avanti in questi due anni.
Volantinaggi, gazebo, iniziative elettorali, hanno visto la presenza di pochi affezionati "militanti" che hanno praticamente retto sulle proprie spalle l’attività del circolo, che, di conseguenza, a causa anche della scarsità di risorse, non è stata adeguata alle nostre aspettative e alle nostre ambizioni.
Ci troviamo di fronte a un mutato atteggiamento nei confronti della politica anche da parte dei nostri sostenitori di cui occorrerà tenere conto per trovare momenti nuovi di aggregazione; occorre comunque a mio parere mantenere un costante rapporto con il popolo delle primarie utilizzando tutti i canali di informazione possibili.
Per quanto riguarda invece i contenuti della nostra iniziativa politica, io credo che dovremmo cercare di collegare i temi locali alla situazione politica generale.
Ad esempio mi sembra che i problemi che pone l’ultimo bilancio preventivo del comune di Taggia siano da leggersi con un’ottica complessiva perché, al di là di responsabilità locali, che comunque persistono e devono essere denunciate, i limiti dello stesso dipendono in gran parte dalle restrizioni che sono state imposte dal governo di centrodestra agli enti locali nei due ultimi anni e massimamente, al mancato trasferimento delle risorse finanziarie in sostituzione dell’lCl sulla prima casa totalmente abolita nel 2008.
La prima conseguenza di queste restrizioni è che il comune si troverà praticamente impossibilitato a praticare una qualsiasi politica di investimenti con conseguenti ricadute negative sul turismo sul mantenimento e il miglioramento dell’assetto urbano, sull’occupazione e sul livello economico generale della città stessa
Più in particolare, i finanziamenti per il turismo sono diminuiti del 53%. e gli investimenti per cui è previsto un contributo regionale sono anch’essi messi in dubbi dai pesanti tagli della prossima finanziaria.
Se la situazione attuale è già grave le ulteriori restrizioni di bilancio che il governo intende imporre con la finanziaria del 2010 agli enti locali potrebbero incidere non solo sugli investimenti e sullo sviluppo economico ma anche sul livello e la qualità dei servizi sociali, delle prestazioni che il comune eroga a famiglie e persone in difficoltà, a categorie disagiate come portatori di handicap e altre.
Occorre comunque sottolineare che l’intenzione del governo è proprio quella di scaricare il malcontento della gente sugli enti locali che sono più vicini alla popolazione, più individuabili più facili da scegliere come interlocutori e antagonisti: in questo progetto il governo sostanzia le vere intenzioni che sottendono alla riforma del federalismo, soprattutto quello fiscale.
Quindi anche se si apriranno nuovi spazi di intervento, se si allargherà l’area del malcontento, questo non darà luogo automaticamente a un processo di distacco della gente dalle forze di maggioranza e a una adesione alle nostre proposte; il rischio, che già adesso si manifesta nelle ultime elezioni, è quello di una sfiducia sempre più marcata nella politica e nella sua capacità di risolvere i problemi in una fase difficile e nuova (e per questo più minacciosa) di una massiccia astensione (vedi Cagliari: 27% di partecipazione al ballottaggio ).
La nostra iniziativa politica deve essere quindi PAZIENTE e INTELLIGENTE.
Paziente perché non deve aspettarsi risultati immediati e soprattutto non deve sovrapporre alla articolata e difficile realtà i propri sogni e le proprie aspettative ; alla luce di quello che è successo dopo il sogno veltroniano ( indipendentemente dalle intenzioni di Veltroni stesso) dell’ondata di delusione vissuta dal nostro popolo dopo la sconfitta le elezioni del 2008, determinata indubbiamente dai malfunzionamenti dell'ultimo governo Prodi.
Il problema non sono i sogni: il problema è il risveglio.
E occorre sottolineare che non esistono scorciatoie o soluzioni semplici a problemi complessi.
Intelligente perché la nostra iniziativa dovrà caratterizzarsi più in qualità che in quantità , essendo quest’ultima poco garantita dagli attuali livelli di partecipazione attiva quindi attenzione nella scelta degli obbiettivi e dei temi (pista ciclabile, mantenimento e aumento dei livelli occupazionali e produttivi in agricoltura e turismo, problema dei rifiuti solidi urbani, speculazione edilizia, reperimento delle risorse per mantenere inalterate le prestazioni del comune), non solo per la loro indubbia importanza ma anche per la loro capacità di costruire mobilitazione e alleanze: questo anche in funzione delle prossime elezioni comunali appuntamento a cui dobbiamo arrivare avendo costruito una coalizione vincente puntando non solo alle alleanze "politiche " e alle persone ( argomento su cui occorrerà ragionare con calma tra di noi ) ma a quanto siamo riusciti a costruire in questi prossimi due anni.
Dobbiamo quindi uscire dai circoli , parlare con la gente , saper proporre, ma anche saper ascoltare.
Dobbiamo anche trovare un nuovo modo di stare con noi mettendo in piedi iniziative che come la Festa del tesseramento. costituiscano una occasione per stare insieme e ragionare di politica in modo meno accademico meno freddo.
In conclusione guardando indietro nella mia esperienza di ex comunista, recuperando ciò che di più valido in essa c’è stato, sono sempre più tentato di citare, con una specie di affetto adolescenziale, il buon vecchio Gramsci: con il pessimismo della ragione . con l’ottimismo della volontà.
Stefano Leandro
Arma di Taggia, 16/06/2010

DOCUMENTI:

CONGRESSO PROVINCIALE E CONGRESSI DI CIRCOLO: Regolamento

Data: GIOVEDÌ 1 luglio dalle ore 18:00 alle 22:30

Tutti i congressi di circolo si svolgono in contemporanea.
La prima parte (durata circa un'ora) prevede : illustrazione programma candidato o candidati a Segretario di circolo (10 minuti a testa), quindi dibattito. Nella seconda parte viene aperto il seggio.
I tempi vengono comunque decisi dall'assemblea congressuale.
Al congresso di Circolo possono partecipare, con diritto di parola, anche iscritti e simpatizzanti che non abbiamo diritto al voto secondo il regolamento regionale.

Congresso provinciale
Illustrazione programma candidato provinciale.
Pensiamo ad illustrazioni per comprensorio nei sette giorni intercorrenti tra la presentazione della candidatura e il voto, non essendoci i tempi materiali, causa lo svolgimento contemporaneo dei Congressi.

Votazioni ed elettorato
La votazione avviene a scrutinio segreto.
Ogni candidato, alla Segreteria provinciale o alla Segreteria di Circolo, deve avere almeno una lista bloccata con alternanza di genere a supporto.
Il numero dei componenti le liste non deve essere superiore ai membri spettanti al Circolo, calcolato in base a 50% iscritti e 50% voti ultime elezioni politiche.
La platea congressuale è quella determinata dagli iscritti 2009:
1356 al 21 luglio, più 17 dal 22 luglio al 31 dicembre, più 18 nuovi iscritti entro il 27 maggio 2010. L'elezione avviene con sistema d'Hont (se ci sono più liste) e conseguente riequilibrio.
Il numero componenti il Comitato Direttivo del Circolo, a libera scelta dei circoli, tra 4 e 18 componenti, viene stabilito in base agli iscritti.

Candidature
Candidatura a Segretario Provinciale va presentata entro i 7 giorni antecedenti al voto:
scadenza presentazione candidature
24 giugno ore 20, con un minimo di 30 e un massimo di 42 firme rappresentanti almeno 8 circoli territoriali.
Candidatura a Segretario di Circolo: anche giorno stesso del Congresso con firme del 10% degli iscritti al Circolo medesimo.

Elettorato attivo e passivo:
ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO: tutti gli iscritti al 31 dicembre 2009 con tessera rinnovata entro l'inizio del Congresso e nuovi iscritti 2010 con tessera depositata presso la sede provinciale entro lo scorso 27 maggio.
ELETTORATO PASSIVO: i nuovi iscritti dopo il 27 Maggio u.s.
È eletto Segretario provinciale il candidato collegato alla maggioranza assoluta (n. 81) dei delegati all'Assemblea provinciale. In caso contrario, ballottaggio tra i primi due con voto segreto alla prima riunione dell'Assemblea provinciale.
È eletto Segretario di Circolo il candidato collegato alla maggioranza assoluta dei componenti il Direttivo. Se nessuno la raggiunge, ballottaggio tra i primi due con voto segreto del Direttivo.

Numero componenti l'Assemblea provinciale: n. 161 (deciso dalla Direzione Provinciale)
L'Assemblea, successivamente, elegge a scrutinio segreto:
Il Presidente, che diviene anche Presidente di diritto della Direzione provinciale;
La Direzione, con n. membri da stabilire,
Il Tesoriere su indicazione del Segretario provinciale.

Incompatibilità con la carica di Segretario provinciale:
per quel che ci riguarda Assessori e consiglieri regionali.
In generale, Presidente della Provincia e Presidente del Consiglio provinciale, Assessori provinciali, Sindaci e Assessori di capoluoghi di regione, capoluoghi di provincia e comuni con più di 50mila abitanti.
Per quanto riguarda il Circolo e Comitato cittadino (successivo) è incompatibile con la carica di Segretario il Sindaco o l'Assessore del Comune in cui ha sede il Circolo.

DOCUMENTI:

domenica 20 giugno 2010

Le proposte PD per la crescita, l'equità e il lavoro

  1. “piani industriali”
    specifici ed interventi per la riorganizzazione e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni:

    • cancellazione delle normative in deroga per gli appalti, in particolare la gestione in deroga per la Protezione Civile;
    • revisione del progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina;
    • razionalizzazione delle società pubbliche o partecipate da Stato, Regioni, Province e Comuni;
    • razionalizzazione degli uffici delle amministrazioni centrali sul territorio;
    • centralizzazione degli acquisti;
    • revisioni dei programmi di spesa del Ministero della Difesa ed eliminazione della società Difesa SpA;
    • razionalizzazione sedi universitarie;
    • razionalizzazione corpi di polizia; razionalizzazione dei livelli di governo territoriale;
    • riduzione mirata del numero di dirigenti pubblici;
    • abbassamento dei costi della politica attraverso la riduzione del numero dei parlamentari e la specializzazione delle Camere;
  2. contrasto all’evasione fiscale e contributiva:

    • riduzione a 2.000 euro del limite per la fatturazione elettronica;
    • accertamento sintetico da redditometro potenziato a partire dal 2005;
    • accesso selettivo alle informazioni bancarie;
    • neutralizzazione dei patrimoni condonati dallo “scudo fiscale” ai fini dell’accertamento ed innalzamento dell’aliquota di regolarizzazione;
    • ripristino delle sanzioni per l’evasione accertata come vigenti a maggio 2008;
  3. tassazione dei redditi da capitale al 20%
    (inclusi i redditi da locazione ed esclusi i titoli del debito pubblico) e, in coordinamento con la riforma federalista, la destinazione delle imposte sui redditi da capitale immobiliare al finanziamento dei Comuni; l’introduzione e/o innalzamento delle tasse su consumi ed attività produttive ad elevato impatto ambientale;
  4. asta per l’assegnazione delle frequenze liberate dal digitale terrestre
    ed il passaggio delle pubbliche amministrazioni all’utilizzo dei software open source.

DOCUMENTI:

Gli interventi proposti dal PD per la crescita

  1. riforme fiscali
    per spostare il carico dal lavoro e dall’impresa ai redditi evasi e ai redditi da capitale.
    Il baricentro della riforma fiscale è la tassazione di tutti i redditi con un’aliquota di riferimento al 20% a cominciare dalla prima aliquota Irpef, poiché un euro di reddito da lavoro o d’impresa non può essere tassato più di un euro di reddito da capitale o di rendita.
    Negli emendamenti alla manovra, intendiamo realizzare i primi passi della riforma.
    Per innalzare il tasso di attività femminile, sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, migliorare la competitività delle imprese e qualificare la crescita, proponiamo di:




    • aumentare le detrazioni d’imposta per le donne lavoratrici in nuclei famigliari con figli a carico;
    • introdurre, gradualmente, un contributo annuale di 3000 euro all’anno per ogni figlio fino alla maggiore età, a cominciare dalla fascia 0-3 anni, esteso anche ai lavoratori autonomi e professionisti;
    • eliminare i tetti ed il click day all’utilizzo dei crediti d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno;
    • innalzare la franchigia Irap per le piccole imprese;
    • innalzare i limiti di fatturato e patrimonio per il “forfettone fiscale” e rivedere gli Studi di Settore;
    • re-introdurre la detrazione d’imposta del 55% per le eco-ristrutturazioni e per il risparmio energetico e ripristinare il mercato dei “certificati verdi”;
  2. allentamento del Patto di Stabilità Interno
    per evitare a Regioni, Province e Comuni pesanti tagli agli investimenti, in particolare per la messa a norma degli edifici scolastici e per la green economy, ai servizi sociali, alle politiche di sostegno delle piccole imprese e del lavoro autonomo;
  3. integrazione delle risorse per la scuola,
    articolazione degli interventi per il contenimento dei costi nel pubblico impiego, in particolare per i giovani precari, revisione degli interventi sugli enti di ricerca pubblici; riforma del sostegno al reddito per i giovani disoccupati da lavori precari;
  4. riavvio delle liberalizzazioni
    nel settore dell’energia, della distribuzione, dei servi bancari, dei servizi professionali, del trasporto pubblico.

DOCUMENTI:

sabato 19 giugno 2010

Condono Story

Ci sarebbe da ridere se non fosse vero. È dal 1994 che promettono nessun condono. Poi corrono a giustificarlo per cause di forza maggiore. Oggi si preparano a fare l’ennesimo regalo a chi non rispetta le regole: un condono edilizio per i mini-abusi, commessi per "necessità".
GUARDA IL VIDEO DI TREMONTI-GUZZANTI

L'intervento di Bersani al Palalottomatica



Ottima riuscita del "Giropizza" a Terzorio


Positivo il bilancio della cena con Roberta Pinotti e Giovanni Barbagallo organizzato dai circoli PD di Arma-Castellaro e Taggia-Valle Argentina nella serata di ieri a Terzorio.
La serata che ha visto la partecipazione di numerosi militanti e simpatizzanti ha rappresentato un momento conviviale in cui ci si è potuti conoscere meglio gustando gli ottimi piatti della pizzeria "Antichi Sapori".
Positivo anche il riscontro della presenza della Senatrice Roberta Pinotti e dell'assessore Giovanni Barbagallo che hanno dimostrato grande disponibilità ad ascoltare le istanze del nostro territorio apprezzandone la cornice gioviale.
"Siamo contenti della riuscita della serata" - hanno commentato i coordinatori dei circoli organizzatori - "Occasioni come queste saldano i rapporti e aiutano ad affrontare le sfide future a cui non mancheremo di partecipare. Nelle prossime settimane ci attende l'impegno della preparazione della festa del partito oltre alla normale attività politica e all'importante appuntamento del rinnovo dei vertici provinciali e locali. Obiettivi che affronteremo con la consueta dedizione ma con rafforzato spirito di gruppo."

mercoledì 16 giugno 2010

NESSUNO TOCCHI I BLOG

Art.1, comma 29 del ddl intercettazioni: i blogger devono pubblicare le richieste di rettifica in 48 ore o pagare fino a 12.500 euro. Aboliamo questa norma

Da pochi giorni in Senato la maggioranza con la trentesima fiducia ha approvato il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Tra i commi del testo ci sono attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana, il ddl intercettazioni dopo 2 anni di gestazione si dimostra un grande esproprio della democrazia e dell'informazione, dove le notizie cattive si sommano, e ora toccano anche il controllo e la censura della Rete. Come hanno indicato i senatori del Pd Vincenzo Vita e Felice Casson tra i tanti passaggi liberticidi e censori del maxiemendamento sulle intercettazioni ce n'è anche uno devastante per la rete. Infatti, per ciò che attiene alla 'rettifica', si equiparano i siti informatici ai giornali, dando ai blogger l'obbligo di rettifica in 48 ore. Il comma 29 dell’art. 1 prevede che la disciplina in materia di obbligo di rettifica prevista nella vecchia legge sulla stampa del 1948 si applichi anche ai “i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”! I blogger all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, dovranno provvedere a dar corso ad ogni richiesta di rettifica ricevuta, entro 48 ore, a pena, in caso contrario, di vedersi irrogare una sanzione fino a 12.500 euro.. Ma un blog non è un giornale, il blogger non è un redattore, spesso gli aggiornamenti sono saltuari. Si può rischiare una maximulta perché magari si è in vacanza o non si controlla la posta? Ciò significa rendere la vita impossibile a migliaia di siti e di blog, ben diversi dalle testate giornalistiche. Lo fanno dimenticando che la rete è proprio un'altra cosa. L'emendamento del PD per modificare questa norma non è stato discusso perché la fiducia taglia tutto . Ma la destra abituata a usare la tv o non lo sa, o sperando nel silenzio prova a mettere le mani dove ancora non era riuscita a farlo. Non sappiamo se questo sia l’obiettivo perseguito o solo un effetto collaterale dell’ignoranza con la quale il centrodestra continua ad affrontare le dinamiche della ret e, di sicuro faranno passare ai più la voglia di occuparsi, on line, di informazione in ambiti o materie suscettibili di urtare la sensibilità di qualcuno ed indurlo a domandare - a torto o a ragione - la rettifica. Un ottimo silenziatore alle domande legittime dei frequentatori del web. Non finisce qui. I senatori PD vogliono presentare, d'intesa con i colleghi della Camera dei D eputati, un disegno di legge seccamente abrogativo della seconda parte della lettera a del comma 29 che recita per l'appunto: ''per i siti informatici sono pubblicate entro 48 ore dalla richiesta...''. Ci chiediamo se l'emendamento sarà sostenuto anche dai parlamentari di PDL e Lega che fanno parte dell'intergruppo web 2.0 e che nei convegni si esprimono sempre a difesa della libertà d'espressione in rete. Ora devono dimostrare alla rete che le loro non sono solo parole, da abolire a un cenno di Berlusconi. Chiediamo loro di firmare e votare l'emendamento PD al comma 29 per abolire l'obbligo di rettifica in 48 ore per siti e blog.

Giuseppe Civati, Paolo Gentiloni e Matteo Orfini

[qua l'originale]

Notizie dal PD Liguria [16 giugno 2010]




Notizie dal PD Liguria

  • Il PD Liguria per una Finanziaria meno iniqua
    Lettera del segretario regionale del PD Liguria Lorenzo Basso aile iscritte e agli iscritti
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  • La pseudo manovra
    Incontro presso la sede del PD Liguria a Genova con i rappresentanti delle categorie economiche e degli enti locali
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  • Congressi provinciali: i regolamenti e i termini per le candidature
    Lorenzo Basso: "Auspico che ogni soluzione - sia essa unitaria o plurale - possa essere frutto di serene valutazioni sulle priorità politiche dei singoli territori"
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Notizie dalla Regione Liguria

  • Presidente Burlando: "La manovra del governo è iniqua"
    Impossibile da reggere e blocca lo sviluppo. Il mondo imprenditoriale ne ha preso coscienza?
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  • Manovra governo, a rischio anche i fondi Fas
    Burlando: stop a tutti gli investimenti nel territorio
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  • Manovra, assessore Rossetti: Siamo tornati al '76 quando la spesa pubblica era in mano ai Ministeri"
    Ora se dobbiamo fare una strada o sponsorizzare un'iniziativa turistica dovremo ritornare dal Ministro
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  • La Finanziaria del governo espelle i disabili dalle scuole
    L'intervento dell'assessore regionale alle Politiche Sociali Lorena Rambaudi
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Notizie dai parlamentari europei
  • Caffè Europa con Francesca Balzani e Sergio Cofferati
    Venerdì 18 giugno alle ore 17.00 presso la Biblioteca Berio (Sala dei Chierici), Genova
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Notizie dal PD di Imperia

  • La presenza dello Stato a Imperia per discutere di 'n drangheta è una grossa novità
    Dichiarazioni dei consiglieri regionali Scibilia e Manti su operazione anticriminalità
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martedì 15 giugno 2010

Le infiltrazioni della ndrangheta in provincia: intervengono Manti e Scibilia

"Abbiamo un tumore che ha colpito l'amministrazione pubblica, se e' vero che abbiamo un assessore che dorme con la pistola sotto il cuscino. C'e' un ente pubblico colpito, e' una cosa inquietante". E' il commento del consigliere regionale del Pd Sergio Scibilia, sulla operazione di polizia di ieri a Bordighera, che ha portato all'arresto di otto persone tra Bordighera e Sanremo per tentate estorsioni e minacce. Scibilia si riferisce anche alla denuncia di un assessore comunale che ha dichiarato di dormire con una pistola sotto il cuscino per paura di ritorsioni.

Insieme al collega Giancarlo Manti, che e' anche segretario provinciale del Pd di Imperia, Scibilia e' intervenuto oggi, a margine del Consiglio regionale, anche sul vertice di procuratori e pm antimafia della Liguria che si e' svolto sempre ieri al Palazzo di giustizia di Imperia. "La domanda che ci poniamo ora e' quanto interviene sulla politica questo fenomeno - dice ancora Scibilia -. Le dichiarazioni di un esponente del Pdl mi preoccupano quando dice che questa e' una impresa (alcune delle persone arrestate ndr) e' quindi e' normale avere contatti elettorali".

Il consigliere esprime soddisfazione perchè "Finalmente la Dia ligure si e' trasferita a Imperia, come il Pd ha chiesto piu' volte e ha cominciato a dire che la situazione e' inquietante. E' un grossissimo passo avanti, perche' fino a qualche settimana fa qualche amministratore diceva che gli incendi erano causati da 'difetti dei liguri', dal carattere dei liguri. La presenza dello Stato a Imperia per discutere di 'n drangheta e' una grossa novità". Dello stesso parere Manti: "Da tempo avevamo denunciato nel Ponente ligure pericolose commistioni fra affari, malavita che sembrerebbero confermate da queste indagini e da questi arresti. - ha affermato oggi -. Noi aspettiamo l'evolversi della situazione investigativa ma come parte politica ribadiamo quanto fatto notare in incontri con il prefetto e il questore. Di queste vicende si sono occupati anche il responsabile nazionale giustizia del Pd, Andrea Orlando, la senatrice Roberta Pinotti, il senatore Dalla Chiesa".

"Il vertice in Procura - ha aggiunto Manti - da' un segnale importante che si vuole fare qualcosa. E' importante che ci siano le forze dello Stato che operano per la legalità". Il segretario del Pd stigmatizza anche il sindaco di Bordighera "Che anche oggi fa dichiarazioni che lasciano abbastanza perplessi. Perche' comunque questo fenomeno c'e', e' stato evidenziato. Che brucino i locali, i chioschi, le macchine, che ci siano segnali di avvertimenti mafioso o paramafioso e' evidente. Che tutti siano ricollegabili ad una stessa matrice non siamo in grado di dirlo noi ma i segnali ci sono, anche se permane una tendenza di chi governa la provincia di Imperia a cercare di sminuire, di dire che non c'e' problema".
 
[Fonte Sanremonews]

19 giugno: il PD manifesta a Roma contro la manovra finanziaria

Il Partito Democratico ha organizzato per il 19 giugno a Roma, al Palalottomatica, una manifestazione contro la manovra finanziaria del governo Berlusconi.

lunedì 14 giugno 2010

Rifiuti a Scarpino: il PD di Taggia preoccupato per l'aumento dei costi

È notizia dei giorni scorsi il fatto che la conferenza dei sindaci abbia approvato lo smaltimento dei rifiuti provinciali a Genova. D'altronde l'inutilizzabilità degli unici due impianti di smaltimento presenti in provincia - le discariche private di Ponticelli e Collette-Ozotto - non lasciava alternative.
Un voto apparentemente responsabile ma che occulta le responsabilità di chi per un decennio ha fatto e disfatto Piani di Smaltimento provinciali; un voto apparentemente responsabile da parte di chi, votando per inerzia, non ha considerato l'aumento dei costi di smaltimento che ovviamente peseranno sulla bolletta TARSU del prossimo anno. Un voto in cui si è distinto, unica e meritoria eccezione, il sindaco di Terzorio Giacomo Ferrari a cui esprimiamo la nostra stima.
I circoli PD di Arma e Taggia che hanno sempre seguito con particolare interesse la vicenda dello smaltimento provinciale dei rifiuti non possono che guardare con preoccupazione l'ennesimo sviluppo di questa infinita telenovela. Noi teniamo al nostro territorio che, come noto, è deputato a ospitare il prossimo impianto di smaltimento. Responsabilmente abbiamo sempre scartato le tentazioni Nimby (Not in my Backyard) che pagheranno elettoralmente ma non servono a risolvere i problemi. Responsabilmente abbiamo proposto nelle scorse settimane un tavolo di confronto comunale per discutere della soluzione più sostenibile per il nostro territorio. Tuttavia ogni giorno che passa ci avvicina all'emergenza e alla necessità di trovare una soluzione-tampone che non terrà in debita considerazione tutti gli aspetti connessi: primo fra tutti l'impatto territoriale.

venerdì 11 giugno 2010

Rifiuti a Scarpino: una non-soluzione che peserà sulle tasche dei cittadini

C'è chi concepisce l'opposizione come uno spettacolo pirotecnico e c'è chi con costanza, attraverso gli anni, mantiene il punto sui problemi.

Pubblichiamo due interventi: il primo del segretario provinciale Giancarlo Manti e il secondo dell'ex consigliere provinciale Giovanni Gandolfo.

La situazione disastrosa, già più volte denunciata dal PD di Imperia, in relazione alla grave emergenza sulla gestione dei rifiuti nella nostra provincia rischia di precipitare per colpevole incapacità di attuare un piano definitivo di smaltimento da parte delle Amministrazioni di Centro-destra che ci hanno governato nell'ultimo decennio.
La situazione attuale obbliga i Comuni della Provincia a conferire i rifiuti secchi in discariche fuori Provincia per l'imminente saturazione di quella di Collette Ozotto e la recente chiusura, per ordine della Magistratura, della discarica di Ponticelli per presunti problemi di sicurezza geologica. Ancora una volta saranno i cittadini a pagare di tasca propria per la colpevole incapacità politica ed amministrativa delle Giunte presiedute da Gianni Giuliano con Assessori all’ambiente, dapprima il leghista Mariano Porro e poi il PdL (ex-AN) Alberto Bellotti. Risulta evidente che il conferimento dei rifiuti a Genova (previa separazione della frazione umida) avrà un costo aggiuntivo presunto,da 99 Euro a circa 140 Euro a tonnellata, che si tradurrà automaticamente in un forte aumento della tassa sulla spazzatura, già molto onerosa per residenti ed imprese della nostra Provincia.
E' questo il desolante e preoccupante quadro che, unito all’assoluta insufficienza della raccolta differenziata, si è delineato come conseguenza di 15 anni di sciagurata gestione delle tematiche ambientali da parte del Centro-Destra. La Giunta Regionale è quotidianamente impegnata a ricercare una soluzione ponte per l’immediato, al fine di evitare scenari già visti a Napoli o Palermo. La Giunta Sappa, da parte sua, deve però mantenere l’impegno preso di avviare in tempi brevissimi l’iter per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo centro di trattamento con chiusura completa del ciclo rifiuti. Il PD imperiese, ribadisce l’assoluta contrarietà a nuove proroghe degli attuali siti di discarica se non verranno mantenuti gli impegni da parte della Giunta Provinciale. Il tempo delle chiacchiere è terminato, Sappa e l’Assessore Ballestra prendano le necessarie decisioni, gli abitanti della Provincia non possono più aspettare.

Dalle cronache della riunione ATO, presieduta dal Presidente della Provincia Sappa, apprendiamo che la proposta di portare la rumenta di Imperia a Scarpino (sì proprio a Genova !!) è stata approvata con 50 voti ad 1. 50 Sindaci 50, senza sapere di quanto dovranno aumentare le cartelle della TARSU ai propri cittadini e senza chiedere a Sappa di chi sia la responsabilità di quanto avvenuto, hanno alzato la manina. Chapeau al Sindaco di Terzorio - prosegue - che in un silenzio assordante ha chiesto di conoscere costi e tempi! Ma come si permette questo Sindaco (novello Fra Cristoforo ?) rompere il muro di silenzio e gridare che in fatto di RIFIUTI LA MISURA E’ COLMA E NON SI POSSONO PIU’ ACCETTARE SCEMPIO DELL’AMBIENTE E COSTI CRESCENTI SCARICATI PUNTUALMENTE SU PANTALONE. Sarebbe forse tempo che i tanti Don Abbondio che brontolando hanno votato a favore o che non hanno votato (una ventina che non hanno però esplicitato il proprio dissenso), si dessero un po’ di coraggio e finalmente, nell’interesse dei propri concittadini, chiedessero alla Provincia una politica altra per lo smaltimento rifiuti.L’opposizione in Provincia (Margherita e Ds) nel 2001 si è opposta strenuamente all’illegittimo ANNULLAMENTO DELLA “GARA SMALTIMENTO RIFIUTI CDR” (tre offerte erano state regolarmente depositate). I consiglieri provinciali, poi PD, hanno più volte denunciato alla Giunta Giuliano (Don Rodrigo ?)i gravi rischi che si profilavano in termini di ambiente : 120mila tonnellate all’anno di sacchetti neri nelle due discariche, spreco di denaro pubblico per i maggiori costi rispetto all’esito della gara CDR, penali da pagare in conseguenza delle prevedibili richieste danni delle ditte estromesse. Gli stessi consiglieri hanno ripetutamente chiesto alla giunta di destra di ritornare sui propri passi e riprendere la gara perché le offerte depositate avrebbero comunque garantito un costo smaltimento nettamente inferiore. Margherita e DS (ora PD) hanno calcolato e denunciato puntigliosamente i costi aggiuntivi che i cittadini subivano per lo smaltimento nelle due discariche private (15 milioni di euro solo nel periodo 2001/2005). Ci stupisce il rumoroso silenzio della Lega sempre così attenta alle tasche dei cittadini ed al federalismo (parole…parole…parole….): eppure gestiva l’assessorato ai rifiuti in Provincia! Riteniamo che il PD non cesserà di denunciare lo 'scandalo rumenta' ma non basta più: è tempo che i Don Abbondio recuperino coraggio (è vero che non si profila all’orizzonte alcun cardinal Federigo ma l’Innominato ha altro a cui pensare e Don Rodrigo è politicamente out), non delegando più le decisioni in bianco ai rappresentanti di una Destra la cui GESTIONE SUI RIFIUTI È UN FALLIMENTO CONCLAMATO!

Notizie dal PD Liguria [11 giugno 2010]



  • Il massacro della libertà
    Al Senato passa il ddl intercettazioni: un testo che tutela meglio i criminali dei cittadini e uccide il diritto ad essere informati. Nel testo attacchi e censure anche alla Rete. Una pagina davvero brutta per la democrazia italiana. Ora la battaglia passa alla Camera
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Notizie dalla Regione Liguria
  • Il Consiglio regionale sulla questione delle pensioni per l'amianto
    Ordine del giorno approvato all'unanimità che impegna la giunta ad attivarsi verso il governo per una soluzione
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  • No alla chiusura dell'Officina Cargo Fs della Spezia
    Interrogazione del consigliere regionale Alessio Cavarra all'assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco
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Notizie dai parlamentari europei
  • Gli incontri di Francesca Balzani sul territorio
    Venerdì a Sanremo e sabato alla Spezia per discutere di crisi, rischio euro e futuro dell'Europa. E sabato mattina a Santa Margherita al Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria
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Notizie dai parlamentari liguri
  • Megayacht, blitz del governo spunta l'emendamento Briatore
    Benefici fiscali e previdenziali anche perle grandi barche a noleggio
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  • "Intercettazioni: legge liberticida che va combattuta con ogni mezzo"
    Dichiarazione della senatrice Roberta Pinotti
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Notizie dal PD di Imperia
  • Incontro con i lavoratori della ditta Ponticelli
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  • Sul bilancio del Comune di Imperia
    Intervento del Circolo di Porto Maurizio
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mercoledì 9 giugno 2010

Da Terzorio l'unico 'no' ai rifiuti trasportati a Genova

Giacomo Ferrari, Sindaco di Terzorio, motiva il proprio no al via libera al conferimento dei rifiuti a Genova Scarpino':

"Intanto và detto - scrive Ferrari - che il testo dell'ordine del giorno non è semplicemente: andiamo a Scarpino o lasciamo la spazzatura per strada? Il testo è articolato in almeno tre punti, che non abbiamo avuto la possibilità di discutere a fondo. Mi limiterò a citare l'aspetto più importante, cioè l'aumento dei costi per il cittadino della Provincia di Imperia; che tra l'altro non è stato chiarito, neanche dietro alle sollecitazioni di alcuni dei presenti, dunque proviamo a fare i conti assieme. Ogni giorno partiranno per la discarica di Genova circa quindici autocarri; i rifiuti, prima di partire per lo smaltimento dovranno essere trattati e questo ha un costo: passeremo dagli attuali 39.600 euro ai 54.900 di costi giornalieri nell'ipotesi di conferimento a Genova; più o meno il 38% che saranno i cittadini a pagare. E' ovvio che con le due discariche chiuse dobbiamo andare a Scarpino, ma mi chiedo, come si può votare a favore di un'ordine del giorno senza sapere le condizioni che andiamo ad approvare? In più le amministrazioni dei comuni della provincia come faranno a spiegare ai loro cittadini che otto anni or sono è stata annullata per motivi strani una gara di appalto che prevedeva la costruzione di un impianto di lavorazione dei rifiuti, che ci avrebbe permesso di essere all'avanguardia nel settore? E inoltre, una delle società partecipanti alla gara ha citato la Provincia, che ha perso la causa fino all'ultimo grado di giudizio, quindi sentenza inappellabile. Chi pagherà la richiesta danni che la società vincitrice della causa chiederà alla Provincia? Presumibilmente,
NOI TUTTI. E' per ciò che ho votato contro, perchè conosco i problemi!"

martedì 8 giugno 2010

Notizie dal PD Liguria [4 giugno 2010]






Notizie PD Liguria
  • Assemblea regionale: il segretario Lorenzo Basso lancia due grandi mobilitazioni
    Contro la legge bavaglio e a difesa del sistema di welfare per i cittadini colpiti dalla crisi economica
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  • Il PD ligure aderisce alla mobilitazione per la scuola pubblica
    Visita nelle scuole dei parlamentari liguri
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Notizie dalla Regione Liguria

  • Il Pd: "Giù le mani dalla scuola"
    Mozione del gruppo consigliare ligure a poche ore dalla mobilitazione regionale e nel giorno dell'iniziativa nazionale del Partito democratico
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Notizie dai parlamentari europei
  • Pensioni: gli europarlamentari Cofferati e Sassoli criticano ultimatum Ue
    "Sorveglino piuttosto mancata attuazione parità di trattamento"
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Notizie dal PD di Imperia
  • Ennesimo grave disservizio da parte della società Trenitalia a danno di pendolari e viaggiatori
    Dichiarazione Stampa del Consigliere regionale Pd, Sergio Scibilia
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