domenica 20 giugno 2010

Gli interventi proposti dal PD per la crescita

  1. riforme fiscali
    per spostare il carico dal lavoro e dall’impresa ai redditi evasi e ai redditi da capitale.
    Il baricentro della riforma fiscale è la tassazione di tutti i redditi con un’aliquota di riferimento al 20% a cominciare dalla prima aliquota Irpef, poiché un euro di reddito da lavoro o d’impresa non può essere tassato più di un euro di reddito da capitale o di rendita.
    Negli emendamenti alla manovra, intendiamo realizzare i primi passi della riforma.
    Per innalzare il tasso di attività femminile, sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, migliorare la competitività delle imprese e qualificare la crescita, proponiamo di:




    • aumentare le detrazioni d’imposta per le donne lavoratrici in nuclei famigliari con figli a carico;
    • introdurre, gradualmente, un contributo annuale di 3000 euro all’anno per ogni figlio fino alla maggiore età, a cominciare dalla fascia 0-3 anni, esteso anche ai lavoratori autonomi e professionisti;
    • eliminare i tetti ed il click day all’utilizzo dei crediti d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno;
    • innalzare la franchigia Irap per le piccole imprese;
    • innalzare i limiti di fatturato e patrimonio per il “forfettone fiscale” e rivedere gli Studi di Settore;
    • re-introdurre la detrazione d’imposta del 55% per le eco-ristrutturazioni e per il risparmio energetico e ripristinare il mercato dei “certificati verdi”;
  2. allentamento del Patto di Stabilità Interno
    per evitare a Regioni, Province e Comuni pesanti tagli agli investimenti, in particolare per la messa a norma degli edifici scolastici e per la green economy, ai servizi sociali, alle politiche di sostegno delle piccole imprese e del lavoro autonomo;
  3. integrazione delle risorse per la scuola,
    articolazione degli interventi per il contenimento dei costi nel pubblico impiego, in particolare per i giovani precari, revisione degli interventi sugli enti di ricerca pubblici; riforma del sostegno al reddito per i giovani disoccupati da lavori precari;
  4. riavvio delle liberalizzazioni
    nel settore dell’energia, della distribuzione, dei servi bancari, dei servizi professionali, del trasporto pubblico.

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