venerdì 11 giugno 2010

Rifiuti a Scarpino: una non-soluzione che peserà sulle tasche dei cittadini

C'è chi concepisce l'opposizione come uno spettacolo pirotecnico e c'è chi con costanza, attraverso gli anni, mantiene il punto sui problemi.

Pubblichiamo due interventi: il primo del segretario provinciale Giancarlo Manti e il secondo dell'ex consigliere provinciale Giovanni Gandolfo.

La situazione disastrosa, già più volte denunciata dal PD di Imperia, in relazione alla grave emergenza sulla gestione dei rifiuti nella nostra provincia rischia di precipitare per colpevole incapacità di attuare un piano definitivo di smaltimento da parte delle Amministrazioni di Centro-destra che ci hanno governato nell'ultimo decennio.
La situazione attuale obbliga i Comuni della Provincia a conferire i rifiuti secchi in discariche fuori Provincia per l'imminente saturazione di quella di Collette Ozotto e la recente chiusura, per ordine della Magistratura, della discarica di Ponticelli per presunti problemi di sicurezza geologica. Ancora una volta saranno i cittadini a pagare di tasca propria per la colpevole incapacità politica ed amministrativa delle Giunte presiedute da Gianni Giuliano con Assessori all’ambiente, dapprima il leghista Mariano Porro e poi il PdL (ex-AN) Alberto Bellotti. Risulta evidente che il conferimento dei rifiuti a Genova (previa separazione della frazione umida) avrà un costo aggiuntivo presunto,da 99 Euro a circa 140 Euro a tonnellata, che si tradurrà automaticamente in un forte aumento della tassa sulla spazzatura, già molto onerosa per residenti ed imprese della nostra Provincia.
E' questo il desolante e preoccupante quadro che, unito all’assoluta insufficienza della raccolta differenziata, si è delineato come conseguenza di 15 anni di sciagurata gestione delle tematiche ambientali da parte del Centro-Destra. La Giunta Regionale è quotidianamente impegnata a ricercare una soluzione ponte per l’immediato, al fine di evitare scenari già visti a Napoli o Palermo. La Giunta Sappa, da parte sua, deve però mantenere l’impegno preso di avviare in tempi brevissimi l’iter per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del nuovo centro di trattamento con chiusura completa del ciclo rifiuti. Il PD imperiese, ribadisce l’assoluta contrarietà a nuove proroghe degli attuali siti di discarica se non verranno mantenuti gli impegni da parte della Giunta Provinciale. Il tempo delle chiacchiere è terminato, Sappa e l’Assessore Ballestra prendano le necessarie decisioni, gli abitanti della Provincia non possono più aspettare.

Dalle cronache della riunione ATO, presieduta dal Presidente della Provincia Sappa, apprendiamo che la proposta di portare la rumenta di Imperia a Scarpino (sì proprio a Genova !!) è stata approvata con 50 voti ad 1. 50 Sindaci 50, senza sapere di quanto dovranno aumentare le cartelle della TARSU ai propri cittadini e senza chiedere a Sappa di chi sia la responsabilità di quanto avvenuto, hanno alzato la manina. Chapeau al Sindaco di Terzorio - prosegue - che in un silenzio assordante ha chiesto di conoscere costi e tempi! Ma come si permette questo Sindaco (novello Fra Cristoforo ?) rompere il muro di silenzio e gridare che in fatto di RIFIUTI LA MISURA E’ COLMA E NON SI POSSONO PIU’ ACCETTARE SCEMPIO DELL’AMBIENTE E COSTI CRESCENTI SCARICATI PUNTUALMENTE SU PANTALONE. Sarebbe forse tempo che i tanti Don Abbondio che brontolando hanno votato a favore o che non hanno votato (una ventina che non hanno però esplicitato il proprio dissenso), si dessero un po’ di coraggio e finalmente, nell’interesse dei propri concittadini, chiedessero alla Provincia una politica altra per lo smaltimento rifiuti.L’opposizione in Provincia (Margherita e Ds) nel 2001 si è opposta strenuamente all’illegittimo ANNULLAMENTO DELLA “GARA SMALTIMENTO RIFIUTI CDR” (tre offerte erano state regolarmente depositate). I consiglieri provinciali, poi PD, hanno più volte denunciato alla Giunta Giuliano (Don Rodrigo ?)i gravi rischi che si profilavano in termini di ambiente : 120mila tonnellate all’anno di sacchetti neri nelle due discariche, spreco di denaro pubblico per i maggiori costi rispetto all’esito della gara CDR, penali da pagare in conseguenza delle prevedibili richieste danni delle ditte estromesse. Gli stessi consiglieri hanno ripetutamente chiesto alla giunta di destra di ritornare sui propri passi e riprendere la gara perché le offerte depositate avrebbero comunque garantito un costo smaltimento nettamente inferiore. Margherita e DS (ora PD) hanno calcolato e denunciato puntigliosamente i costi aggiuntivi che i cittadini subivano per lo smaltimento nelle due discariche private (15 milioni di euro solo nel periodo 2001/2005). Ci stupisce il rumoroso silenzio della Lega sempre così attenta alle tasche dei cittadini ed al federalismo (parole…parole…parole….): eppure gestiva l’assessorato ai rifiuti in Provincia! Riteniamo che il PD non cesserà di denunciare lo 'scandalo rumenta' ma non basta più: è tempo che i Don Abbondio recuperino coraggio (è vero che non si profila all’orizzonte alcun cardinal Federigo ma l’Innominato ha altro a cui pensare e Don Rodrigo è politicamente out), non delegando più le decisioni in bianco ai rappresentanti di una Destra la cui GESTIONE SUI RIFIUTI È UN FALLIMENTO CONCLAMATO!

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