mercoledì 10 novembre 2010

Un anno di attività parlamentare PD: Luglio 2010


Esplode la questione morale, dopo Scajola via anche Brancher e Cosentino.

  • Governo travolto dagli scandali: Dopo Scajola, anche Brancher e Cosentino costretti alle dimissioni
    In poco più di due mesi, due ministri e un sottosegretario sono stati costretti alle dimissioni perché hanno disonorato le istituzioni repubblicane e violato la nostra Costituzione che non ha dubbi nel dire che “cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (art. 52)” Le dimissioni di Scajola, Brancher e, in ultimo, di Cosentino sono la dimostrazione della disinvoltura con cui certa parte della maggioranza interpreta gli incarichi istituzionali per ottenerne vantaggi privati: dalla famosa casa con vista sul Colosseo, agli sconti giudiziari, ai rapporti con loschi personaggi legati alla criminalità organizzata. Le affrettate dimissioni di Cosentino sono state molto significative anche da un punto di vista politico perché hanno dimostrato che l’opposizione parlamentare, quando è unita, fa paura al governo e che la maggioranza non vuole cristallizzare in un voto parlamentare il numero dei propri dissidenti interni. La nostra battaglia per la legalità e la trasparenza prosegue: anche per questo durante l’esame del ddl sulle intercettazioni abbiamo chiesto al governo che non fosse il sottosegretario Caliendo, coinvolto nell’inchiesta P3 (l’associazione segreta che voleva influenzare le istituzioni repubblicane per ottenerne vantaggi economici e politici), a seguire il provvedimento in Parlamento.
  • Commercio La commissione d’inchiesta è un utile strumento contro la contraffazione
    La Camera ha votato all’unanimità l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale, proposta dal Pd. Si tratta di un significativo risultato. È un passo importante nella battaglia contro l’illegalità economica, la concorrenza sleale e nella difesa del sistema produttivo Italiano.
  • Trasporti pubblici Basta tagli e disagi per i pendolari
    Il nostro gruppo si è fatto promotore di una mozione che ha consentito al Parlamento di discutere di trasporto ferroviario merci e passeggeri, giungendo all’elaborazione di un testo unitario che impegna il governo a sostenere e rilanciare il trasporto ferroviario in Italia. Una risposta ai disagi e ai disservizi che riguardano milioni di pendolari e che interessano il trasporto delle merci che oggi viaggiano per la quasi totalità su gomma.
  • Ambiente Il decreto sulle emissioni di CO2 non premia le aziende virtuose
    È stato approvato in aula il decreto di proroga dei termini di presentazione del modello unico ambientale (Mud), che il governo aveva annunciato e più volte rinviato. Il provvedimento, atteso da più parti, ha visto la nostra astensione in quanto non più rinviabile, e ci vede impegnati a correggere l’assegnazione di quote di emissione di CO2 che attualmente penalizzano i nuovi impianti e non rispettano fino in fondo le regole della concorrenza e la normativa comunitaria. Il decreto infatti affronta un tema serio esaminato anche dall’Autorità per la concorrenza, ma non tiene conto delle effettive quote spesa e dei criteri di premialità delle aziende virtuose e tecnologicamente più avanzate.
  • Missioni internazionali Governo battuto su due nostri emendamenti
    Caos per governo e maggioranza che vanno sotto durante le votazioni del decreto legge che proroga gli interventi di cooperazione allo sviluppo e le missioni internazionali delle Forze armate e di polizia. Passano due nostri emendamenti, di cui uno particolarmente importante perché riporta la gestione dei pur scarsi fondi per la cooperazione allo sviluppo nelle aree di crisi sotto la direzione generale della stessa cooperazione allo sviluppo. Mentre avviene tutto questo, in aula sono assenti ministro e sottosegretari alla Difesa.
  • Sanità Ok alla mozione su prevenzione dei tumori al seno
    È stata approvata all’unanimità dalla Camera una mozione sulla prevenzione e la cura dei tumori al seno. Il documento chiede al governo di predisporre un progetto nazionale per la promozione delle informazioni e la necessaria sensibilizzazione sull’adozione di un corretto stile di vita. Il via libera alla mozione è stata anche l’occasione per proporre l’abbassamento dell’età dello screening mammografico da 50 a 40 anni. Ci auguriamo adesso che il governo passi ai fatti.
  • Intercettazioni: Inizia la discussione generale, la battaglia va avanti
    Con una forzatura in aula, la destra ha preteso di inserire la discussione generale sul ddl intercettazioni nel calendario di luglio, anche se le votazioni slitteranno a settembre quando riprenderà la nostra battaglia svolta fin qui a fianco delle mobilitazioni straordinarie di cittadini e comitati. Il testo è arrivato in aula con molte novità positive sul piano della libertà di stampa, grazie al lavoro incessante di pressione in commissione, ma senza nessun balzo in avanti sul piano della tanto declamata tutela della legalità: il depotenziamento degli strumenti di investigazione rende il nostro giudizio sul provvedimento ancora molto critico. Nel corso dei lavori parlamentari siamo riusciti ad ottenere l’allentamento del ‘bavaglio’ all’informazione e l’abolizione delle norme che avrebbero creato una vera e propria ingerenza degli editori sulle libere scelte delle redazioni dei giornali. La maggioranza ha fatto diversi passi indietro ma sulla legalità non ha mostrato alcuna volontà di fare sforzi per andare incontro alle nostre richieste, a quelle dei magistrati e delle Forze dell’ordine. Infatti, nonostante i quotidiani proclami sulla sicurezza e sul rispetto della legalità di taluni settori della maggioranza, il provvedimento lega le mani ai magistrati e alle forze dell’ordine. Restano, infatti, gli ingiustificati lacci alle indagini e l’immotivata abrogazione della legge Falcone sulla lotta alla criminalità organizzata che renderà, di fatto, impossibili indagini come quella sulla P3 e sulla cricca degli appalti. La nostra battaglia riprenderà a settembre, vedremo se la maggioranza avrà la forza di tornare alla carica per sfidare legalità e civiltà.
  • Manovra economica: È iniqua e renderà ancora più difficile la crescita
    Passa alla Camera con l’ennesimo voto di fiducia una manovra economica ingiusta e repressiva, che finirà per compromettere anche i tenui segnali di ripresa in atto. Il governo, che se ne assume la piena responsabilità, ha zittito ancora una volta il Parlamento. Nuovamente dovrà stringere la cinghia chi non ha privilegi e ci guadagna chi invece ce l’ha. Gli italiani si sono visti allungare di un anno l’età pensionabile e aumentare i costi dei servizi e delle tariffe, mentre i miliardari della portata di Berlusconi non sono stati toccati. Il Pd ha avanzato proposte alternative di cui non è stato nemmeno possibile discutere. I 24 miliardi della manovra andavano presi da un’altra parte, lasciando perdere impresa e lavoro, andando invece a disturbare la rendita, mettendo a gara qualche frequenza Tv del digitale terrestre, o facendo pagare un’ aliquota più alta a chi ha beneficiato della sanatoria dei capitali esportati all’estero. In sostanza, un buco nell’acqua che costringerà a fare un’altra manovra a breve. Nel frattempo il Paese è in difficoltà, la debole ripresa economica non viene sostenuta, i redditi delle famiglie sono in sofferenza e si riducono i consumi; i giovani e le donne risentono più degli altri della crisi occupazionale. Il governo ha rinunciato a una politica di riforme e ha utilizzato il principio dei tagli lineari che non producono risanamento e non stimolano la ripresa.
  • Il Gruppo del Pd all’Aquila Il governo conceda le stesse condizioni delle altre Regioni colpite da terremoti
    Invece di lanciarsi in annunci roboanti e parlare di miracolo, il governo dovrebbe varare anche per l’Abruzzo le stesse norme garantite alle altre Regioni colpite da terremoti come Marche, Umbria e Molise. A distanza di 10 mesi dall’approvazione a settembre di una mozione (vedi) che impegnava il governo ad attivarsi per le popolazioni abruzzesi, la destra abbandona gli abruzzesi e nasconde quella che è la reale situazione oggi all’Aquila. Siamo andati all’Aquila con oltre 150 deputati con il segretario del partito e il presidente del gruppo per affermare questi principi, chiedere una legge speciale da sostenere anche con una tassa di scopo.
  • Unione europea Unanimità sul programma, passano le nostre priorità
    Maggioranza e governo riconoscono la fondatezza delle nostre priorità politiche per il rilancio dell’Europa: votiamo sì alla risoluzione (un atto dovuto del Parlamento) che valuta il programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e il programma di 18 mesi del Consiglio dell’Unione Europea.
  • Giovani Bene stop a legge pasticciata
    Grazie alla nostra opposizione, la maggioranza è stata costretta a far tornare in Commissione il provvedimento sulle comunità giovanili. È stata così evitata una discriminazione tra le diverse comunità e associazioni. Ora ci auguriamo che si possa affrontare il tema della condizione giovanile con una vera e propria strategia, al momento inesistente nelle proposte del governo.
Per chi vuole saperne di più sul gruppo parlamentare PD: http://www.deputatipd.it/

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