Pubblica amministrazione e semplificazione per un risparmio di spesa generale
- Procedimenti unici semplificati su igiene-ambiente, urbanistica-edilizia, sicurezza del lavoro. Solo tre procedimenti, per la definizione degli interventi in questi settori: non più un solo front-office della Pubblica amministrazione
- Riforma della legge sugli appalti, con l’introduzione di vincoli di qualità, impatto ambientale e innovazione. Sia sugli appalti sia sulle commesse pubbliche proponiamo la riserva del 30% per le PMI
- Potenziamento dell’utilizzo del silenzio-assenso con destinazione delle risorse ai controlli Sperimentazione dell’Agenzia per le imprese nel suo ruolo di garante terzo, collegandola a un forte potenziamento dei controlli
- Processo civile telematico ampliato a tutto il territorio italiano
Pagamenti
- Revisione del patto di stabilità interno: una nostra proposta di legge prevede lo spostamento del peso del patto di stabilità per gli Enti locali dal deficit alla riduzione del debito e misure compensative di risparmio sulla spesa per l’acquisto di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni centrali
- Compensazione crediti e debiti delle PMI con la P.A. (naturalmente nel pieno rispetto dei vincoli di finanza pubblica)
- Nuova regolamentazione sui pagamenti tra privati e istituzione di una snella autorità per i prezzi e la trasparenza, recepimento delle direttive europee, come già previsto dalla proposta Beltrandi-Misiani
Banche
- Aggiornamento della moratoria dei debiti delle imprese con l’introduzione del lavoro autonomo e delle professioni mediante accordi con i fondi di garanzia territoriali, finalizzati al riassetto del debito, alla riconversione dei processi e dei prodotti e al co-finanziamento di fondi territoriali che dotino le imprese di “manager temporanei” per nuovi business plan o per la gestione delle fasi a maggior valore aggiunto dell’impresa
- Fondo di garanzia: consolidamento del finanziamento nazionale e territoriale, previsioni di accesso alle professioni, start-up e avvio delle reti d’impresa
- Revisione dell’impostazione di Basilea 3 con l’introduzione urgente di sistemi di valutazione (rating) che si orientino alla reale capacità di stare sul mercato delle aziende e che privilegino le reali possibilità di successo del business
Il capitale paziente
Interventi da realizzare con le risorse pubbliche già previste e capitale privato
Potenziamento dei CONFIDI
Fondi di garanzia territoriali e fondi regionali di microfinanza pubblico/privato destinati al credito per le PMI del territorio, alimentati con l'emissione di obbligazioni e azioni da parte delle aziende nei distretti e nelle reti (Finanziaria 2009); fondi regionali di venture capital come quelli sperimentati in Francia sul capital gain
Fondi rotativi pubblico privato (usando i fondi già esistenti delle Regioni) imprese, società/fondazioni per trasferimento tecnologico
Finanziamento minimo a 7 anni
LO SVILUPPO CHE VOGLIAMO: L’ALLEANZA TRA IL PD E LE PMI
Reti e distretti d’impresa
- Accordo ABI sul riconoscimento delle reti d’impresa come soggetto attivo
- Promozione dell’internazionalizzazione delle reti e delle reti impresa-servizi
- Favorire l’integrazione tra imprese, servizi e professioni apportando nuove competenze
Innovazione
A parità di spesa riconversione di tutte le risorse a fondo perduto già previste, sia nazionali sia regionali, a copertura del credito d’imposta finalizzato a ricerca, sviluppo di nuovi prodotti, di nuovi processi e di nuovi servizi
Internazionalizzazione
- Favorire l’apertura e l’avviamento di sedi commerciali all’estero (solo finalizzate alla vendita, non alla produzione)
- Credito d’imposta per l’internazionalizzazione, rafforzato nel caso di reti d’impresa, finanziandolo con la riconversione delle risorse a fondo perduto già previste, sia nazionali che regionali
- Unificare gli strumenti sul piano nazionale
- Introdurre a livello nazionale una cabina di regia delle iniziative dei territori
- Legge quadro nazionale a supporto dei processi di internazionalizzazione: un testo unico che razionalizzi strumenti ed enti che operano in materia favorendo le iniziative per le internazionalizzazione delle imprese
- Accordi regionali con il MSE per sostenere azioni promozionali all’estero e potenziamento dell'offerta, con particolare riferimento alle reti d’impresa
- Fondo nazionale per aiuti diretti all'internazionalizzazione delle PMI
- Inquadramento delle azioni di internazionalizzazione delle PMI italiane in una cornice europea
Costituzione avviamento di nuova impresa
- Contratto di avviamento ad attività imprenditoriale
- Riduzione delle tariffazioni di notai/contabili e dei costi dei servizi bancari all'interno dei costi ordinari di costituzione e start-up
- Creazione del meccanismo di “riconversione” di casi aziendali in difficoltà (leverage buy-out manageriale o dei lavoratori, comprensivo di possibilità di riconversione settoriale) nei territori (“investiamo sulle risorse territoriali”)
Capitale umano e formazione
- Innalzare l’obbligo scolastico
- Favorire la formazione permanente dei lavoratori/imprenditori delle microimprese
- Introdurre dei “contratti di esperienza-lavoro”
- Sostenere la formazione (rimodulando le risorse già previste) orientata all’avviamento autonomo di impresa o attività professionale e alla trasmissione di impresa fra generazioni
- Sostenere la formazione per affiancamento, improntata all’obiettivo di “riportare la formazione nel luogo di lavoro”
- Sostenere la formazione post-universitaria
Nuove professioni: la proposta del Pd
- Annullare il ritardo accumulato dalla legislazione del mondo dei lavoratori autonomi e dei professionisti rispetto ai lavoratori dipendenti
- Scongiurare ogni omologazione con le normative tradizionali del diritto del lavoro costruite sul modello fordista del lavoro dipendente
- Introdurre una proporzionalità tra le regole del lavoro dipendente e il lavoro autonomo
- Tener conto del rapporto di sussidiarietà fra le fonti: il quadro dettato dalla legge deve lasciare spazio all’autonomia collettiva delle categorie interessate e, per i soggetti in grado di negoziare in proprio, alla contrattazione collettiva
- Riformare il sistema degli ammortizzatori sociali con estensione delle tutele ai lavoratori autonomi, ai professionisti e ai piccoli imprenditori
- Non annullare le specificità della categoria dei lavoratori autonomi (tutele, incentivi, esigenze comuni di questi soggetti); valorizzare e riconoscere il loro lavoro
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