martedì 6 aprile 2010

Forza cemento



Nella migliore delle ipotesi è una presa in giro, nella peggiore è una catastrofe: l'ennesima deregulation edilizia varata d'urgenza dal governo tre giorni prima delle elezioni regionali è stata sommersa da un diluvio di critiche. Alle contestazioni degli ambientalisti (tutti), dei migliori urbanisti e dei più attenti politici dell'opposizione (pochi), si sono aggiunte le denunce, inattese e pesantissime, dei professionisti del mattone: per costruttori e immobiliaristi l'annunciata liberalizzazione rischia di rivelarsi "inutile come il piano casa", mentre per architetti e tecnici è comunque "un pericolo per la sicurezza". Sotto accusa c'è l'emendamento sull''attività edilizia libera', che da venerdì 26 marzo consente di modificare le case degli italiani senza alcun permesso o verifica pubblica e senza neppure un progetto firmato dall'ultimo dei geometri.

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