venerdì 16 aprile 2010

Si potenzi l'acquedotto comunale per scongiurare il caro tariffe dell'Amaie



Lo spettro della possibile privatizzazione dell'Amaie continua a preoccupare i circoli PD di Arma e Taggia. Il rinvio della discussione della pratica al prossimo Consiglio Comunale di Sanremo non deve indurci ad abbassare la guardia.
Forse non tutti sanno che per una buona metà le case della nostra città sono servite dall'acquedotto dell'Amaie con costi tariffari sensibilmente superiori al resto delle utenze allacciate all'acquedotto comunale.
La parziale privatizzazione della società sanremese serve ad arginare note difficoltà finanziarie seguite dall'aumento dei costi frutto delle gestioni precedenti al 2004. L'ingresso del socio privato, a cui si delegherebbe la scelta dell'amministratore, farà sì che gli sforzi societari si concentrino su un unico e scontato obiettivo: il perseguimento del profitto.
Nulla di scandaloso se si trattasse di una bibita o un detersivo ma qua parliamo di acqua: un bene essenziale alla vita umana.
Il Partito Democratico si è già espresso con documenti programmatici locali e nazionali sulla necessità di preservare la pubblicità della gestione delle risorse idriche per garantire l’accesso a tutti all’acqua e pari dignità umana a tutti i cittadini.
Non si può altresì dimenticare che la privatizzazione e il conseguente assestamento finanziario passi necessariamente attraverso il
contenimento dei costi (ad esempio con la messa in mobilità di parte dei dipendenti), la riduzione del servizio e l'aumento delle tariffe.
Qualsiasi intervento di risanamento finanziario, quindi, si prospetta doloroso per la collettività e Arma non sarà immune alle conseguenze:
un eventuale aumento tariffario non farà altro che accentuare quella differenza di costo tra il risiedere ad Arma o a Taggia che già
Massimo Bolla aveva posto in luce durante la sua attività consiliare. Una differenza di costo che non risparmia neanche le attività produttive.
Per questi motivi riteniamo non più procrastinabile il potenziamento degli impianti di pompaggio e di distribuzione dell'acquedotto comunale affinché si arrivi a una completa copertura del territorio comunale.

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