mercoledì 20 ottobre 2010

Un anno di attività parlamentare PD: Maggio 2010


Gli inutili incentivi del governo non rilanciano i consumi.


  • Decreto legge Incentivi: Stanziati pochi spiccioli, nessun effetto positivo per famiglie e imprese
    Il provvedimento sugli incentivi votato in aula è del tutto insufficiente. Il governo ha stanziato poche risorse, già esaurite prima dell’approvazione del Parlamento. Mentre le famiglie fanno i conti ogni giorno con l’aumento di tariffe, tasse e costo dei carburanti, la destra impone il voto di fiducia su un decreto che non prevede niente per il sostegno ai salari e alle imprese. Fra l’altro, le procedure previste dal governo per richiedere gli incentivi sono farraginose e complicano la vita ai negozianti e ai loro commercialisti. Il governo non ha voluto ascoltare l’opposizione che aveva presentato pochi ma significativi emendamenti. Nel testo è presente anche una nuova sanatoria: sarà sufficiente pagare il 5 per cento delle controversie tributarie pendenti in Cassazione. Si tratta di un altro passo in direzione opposta all’equità fiscale. Ancora una volta il ministro Tremonti, che aveva presentato il provvedimento come efficace, si dimostra uno specialista degli slogan e degli annunci.
  • Federalismo: Sul demanio passi avanti grazie alla nostra iniziativa.
    L’astensione del Pd un atto di grande responsabilità
    Il primo dei decreti di attuazione del federalismo fiscale, quello relativo al trasferimento del patrimonio demaniale a regioni ed enti territoriali, è stato approvato con la nostra astensione. Un testo migliorato con il nostro lavoro, ma comunque insoddisfacente. Abbiamo voluto mantenere la disponibilità al confronto e alla valutazione caso per caso dei singoli decreti. La nostra vigilanza è stata continua e senza firme in bianco a un governo che, federalista a parole, ha dimostrato, anche con il sì della Lega, di essere accentratore nei fatti: impossibilità per i Comuni di avviare opere pubbliche a causa della rigida interpretazione del patto di stabilità interno, taglio dell’Ici, interventi autoritari sui servizi pubblici locali, Spa che svolgono funzioni fin qui pubbliche (Protezione civile, bloccata in extremis e dopo tanti scandali e clamori, ma anche Difesa), saccheggio dei Fas (Fondi aree sottoutilizzate). In quel momento, la nostra apertura è stata un segno di fiducia sulla possibilità di influenzare ancora in futuro il lavoro del governo.
  • Lavoro: Più facile il rientro di giovani talenti italiani
    L’approvazione all’unanimità della proposta di legge voluta dal Pd sul cosiddetto “rientro dei cervelli”, è un segnale estremamente positivo. Saranno molti i giovani di talento impegnati all’estero che potranno beneficiare di sgravi fiscali deliberati a favore delle aziende intenzionate ad assumerli in Italia.
  • Previdenza: Riconosciuto il diritto alla pensione anche ai lavoratori autonomi
    L’approvazione della legge che prevede un contributo integrativo previdenziale per i liberi professionisti, è un sostegno concreto per gli iscritti alle casse professionali. Anche i lavoratori autonomi hanno diritto di beneficiare di adeguate prestazioni previdenziali e assicurative che permetteranno di percepire pensioni più alte; cosa che prima non accadeva, in particolare quando si trattava di lavoratrici donne.
  • Caso Gugliotta: Il giovane liberato anche grazie al nostro intervento
    Stefano Gugliotta, il giovane di 25 anni aggredito e arrestato la sera del 5 maggio, al termine della finale di Coppa Italia Inter-Roma, è stato liberato con molta rapidità anche grazie alla nostra immediata azione parlamentare. Con un question time abbiamo obbligato l’esecutivo a fare immediata luce su una violenza, purtroppo non isolata, compiuta da alcuni tutori dell’ordine che in questo modo hanno anche offeso il lavoro di migliaia di agenti e carabinieri che ogni giorno tutelano la sicurezza di tutti noi.
  • Pendolari: La maggioranza dice ‘no’ a 1.000 nuovi treni
    Il Governo e la maggioranza hanno affossato la nostra legge per l’acquisto di 1.000 nuovi treni da destinare alle linee ferroviarie più battute dai pendolari. È stata così sciupata un’occasione unica, forse irripetibile, per rispondere alle esigenze dei 13 milioni di cittadini che ogni giorno viaggiano stipati in carrozze obsolete, sporche e prive di ogni comodità. Era anche un modo per rilanciare la mobilità sostenibile per rispondere agli impegni internazionali in tema di clima e per ridare ossigeno all’industria ferroviaria del Paese. Purtroppo, il governo si è piegato alla volontà dei petrolieri che contestavano la copertura finanziaria della legge.
  • Piano Antimafia: Passa il nostro emendamento sulla tracciabilità
    Abbiamo giudicato il piano straordinario contro le mafie, approvato anche con i nostri voti, un primo passo nella lotta alla criminalità: la nostra battaglia per il miglioramento del testo è stata a tutto campo e abbiamo ottenuto l’approvazione di un punto qualificante come quello della tracciabilità dei connessi flussi finanziari legati agli appalti pubblici.
  • Banca euro-mediterranea: Sì alla nostra mozione.
    Uno strumento fondamentale per le piccole e medie imprese Una nostra mozione, approvata in aula, impegna il governo ad attivarsi nelle sedi internazionali per la trasformazione del Fondo euro-mediterraneo d’investimento e partenariato nella Banca euro-mediterranea. All’esecutivo è stato anche richiesto di assumere un’iniziativa affinché la sede centrale dell’Istituto venga stabilita in Italia, in particolare in una città del Mezzogiorno. Per superare la crisi, l’Europa deve scommettere sul Mediterraneo: per questo si deve dotare di strumenti adatti come la Banca euromediterranea, che rappresenta anche un importante sostegno per le piccole e medie imprese.
Per chi vuole saperne di più sul gruppo parlamentare PD: http://www.deputatipd.it/

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