domenica 26 settembre 2010

Scuola di ADRO: interrogazione di Ferrari e Corsini (PD)

INTERROGAZIONE A RISPOSTA URGENTE
IN COMMISIONE AFFARI COSTITUZIONALI

Al Sig. Ministro dell’Interno On. Roberto Maroni

Premesso che:

  • il caso della scuola di Adro da vicenda locale è ormai rimbalzato sulla grande stampa nazionale nonché sugli organi radio-televisivi
  • nel paese franciacortino, in provincia di Brescia, è stata recentemente inaugurata una scuola di evidente regime “leghista-padano”; infatti simboli leghisti sono stati ovunque collocati, dai banchi agli zerbini, dai cestini dei rifiuti ai tavoli, dai cartelli alle finestre, dalla segnaletica alle pedane, dalle sedie alle volte di copertura, in numero di circa 700
  • il Sindaco di Adro è già salito alla ribalta della cronaca per iniziative di palese carattere discriminatorio quali il rifiuto del servizio mensa ai figli minori di famiglie extracomunitarie morose, nonché di carattere intollerante e razzista quali la somministrazione di cibi a prescindere da vincoli di natura religiosa che ne consentono o no la consumazione
  • lo stesso Sindaco, incapace di essere coerente con la scelta adottata, richiesto di spiegazioni, è ricorso all’escamotage di negare il carattere leghista del simbolo – il sole delle Alpi – ovunque disseminato, sostenendo, in ciò spalleggiato dall’on. leghista Davide Caparini, che si tratterebbe di un “segno di identità e di tradizione presente ad Adro, un’iconografia antica riconoscibile anche nella chiesa parrocchiale”, un’asserzione, questa, palesemente infondata, come smentito dagli studiosi locali i quali peraltro negano pure che tale simbolo sia presente nello stemma e nel gonfalone del Comune
  • al di là delle inconsistenti giustificazioni del Sindaco, la questione rimanda all’arbitrario, illegittimo, offensivo, uso di un simbolo di partito in una sede pubblica
  • la scuola svolge una funzione istituzionale ed appartiene all’intera comunità a prescindere da convinzioni politiche, ideologie, appartenenze di partito delle famiglie
  • la scuola è per definizione il luogo della ricerca, del dialogo, della tolleranza e che non può essere sottoposta ad indebite appropriazioni di partito che rimandano ad una concezione totalitaria e antidemocratica dell’educazione e della formazione di cui la storia del ‘900 ha dato purtroppo ampia testimonianza con l’esperienza dei regimi dittatoriali fascisti e comunisti
  • il Ministro Maria Stella Gelmini, bontà sua, in un primo tempo si è limitata a parlare di episodio folkloristico e di un estremismo da lei non condiviso e in un secondo tempo ha, invece, assecondato la versione del Sindaco
  • il Prefetto di Brescia sino ad oggi non ha dato segni pubblici d’intervento, evidentemente condividendo la scelta del Sindaco di Adro o facendo finta di non vedere, nonostante una legge recente vieti l’esposizione nelle scuole di simboli che non siano quelli esplicitamente menzionati
  • gli insegnanti della scuola di Adro, riuniti in assemblea sindacale, si sono apertamente dissociati dall’iniziativa, denunciando la sopraffazione dovuta al Sindaco
  • lo stesso Dirigente scolastico ha investito del caso la Dirigente provinciale, chiedendo la rimozione del simbolo leghista
  • il Padre priore della scuola carmelitana di Adro è intervenuto richiamando fondamentali diritti di rispetto delle convinzioni e delle scelte di ciascuno, sottolineando altresì l’obbrobrio di Crocifissi letteralmente inchiodati alle pareti
  • la vicenda di Adro, riconducibile a tutt’altro che a folklore, costituisce un segno della volontà di disgregazione del Paese e del suo stesso tessuto connettivo, rappresentando un caso di negazione di fondamentali principi di civiltà, di legalità e di senso delle istituzioni
  • l’iniziativa del Sindaco rappresenta una prova palese di strumentalizzazione dei bambini a scopo politico e propagandistico
  • la scuola potrebbe essere sede di seggio elettorale in cui viene esibita propaganda illegittima
  • si corre il rischio che vengano utilizzate risorse pubbliche per rimuovere i simboli leghisti finalizzati ad una impropria e illegittima, oltre che diseducativa, “pedagogia padana”

I sottoscritti interrogano per sapere:

quali iniziative il sig. Ministro adotterà per riportare la legalità nella scuola di Adro

Firmato

On. Paolo Corsini
On. Pierangelo Ferrari

[ADRO: interrogazione Ferrari e Corsini (PD) - Coccaglio olio e peperoncino]

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