martedì 7 settembre 2010

Un anno di attività parlamentare PD: Settembre/Ottobre 2009

La Camera riapre dopo la pausa estiva e governo e maggioranza si presentano: scudo per gli evasori e no all’aggravante per i reati di omofobia.
  • Terremoto dell'Aquila
    Alla ripresa dell’attività parlamentare dopo la pausa estiva abbiamo presentato una mozione per chiedere al governo di attivarsi a favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma dell’aprile 2009. In particolare chiedevamo al governo, prima di tutto, di riferire sullo stato di attuazione della complessiva opera di ricostruzione abitativa; di assumere iniziative per la tutela delle attività produttive sospese per il terremoto; di prendere iniziative volte a prorogare la sospensione del versamento delle tasse, prevedendo per la restituzione un trattamento analogo a quello previsto per i terremotati di Marche e Umbria. Con la mozione chiedevamo anche di prevedere un incremento delle risorse per finanziare l’istituzione della zona franca urbana e di predisporre, ai fini della trasparenza, la pubblicità dell’elenco dei fornitori, comprensivo dell’oggetto della fornitura e del relativo importo, dello stato delle somme erogate e dei relativi beneficiari, degli interventi programmati e dello stato di realizzazione delle opere. La mozione è stata approvata dall’aula di Montecitorio all’unanimità. Ma nei mesi successivi questi impegni sono stati tutti disattesi dal governo della destra.
  • Pari opportunità: Bocciata la legge contro l’omofobia
    Abbiamo lavorato fattivamente per una legge contro l’omofobia, ma la maggioranza, all’ultimo momento, ha cambiato idea e ha bocciato la nostra proposta per introdurre nell’ordinamento italiano un’aggravante per quei reati riguardanti i delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commessi con finalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa. Un’occasione persa che rende ancora più grave questo ingiustificato vulnus legislativo.
  • DL anticrisi: Il governo ha trasformato l’Italia in un paradiso fiscale
    Nonostante la nostra ferma opposizione il governo ha blindato con il voto di fiducia l’approvazione dello scudo fiscale contenuto nel decreto correttivo del Dl anticrisi, garantendo l’impunità agli evasori. Il provvedimento, che portava la firma del ministro Tremonti, ha fatto entrare qualche euro in più per puntellare il buco nei conti dello Stato, facendo però a pezzi la legalità e rendendo più iniquo il nostro sistema fiscale.
  • Mozione Sardegna: La destra dice no allo stop alla legge regionale che non tutela il paesaggio
    È stata bocciata dalla maggioranza la nostra mozione contro la legge della Regione Sardegna del 16 ottobre 2009 che, in attuazione del Piano casa, prevede pesanti deroghe alle norme statali e costituzionali per la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici.
  • Servizi pubblici: locali Una mozione contro la deregulation
    L’aula ha bocciato la nostra mozione sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali per evitare la mercificazione di settori importantissimi per la qualità della vita dei cittadini. La maggioranza ha fatto quadrato ed ha così approvato un testo che spinge il Paese verso una errata deregolamentazione e privatizzazione dei trasporti pubblici, dell’erogazione dell’acqua, della luce e della pulizia delle nostre città.
  • Made in Italy: Approvata all’unanimità la legge sulla tracciabilità dei prodotti italiani
    La legge approvata all’unanimità prevede l’etichettatura obbligatoria delle merci in modo da dare piena informazione al consumatore. È un modo anche di difendere e valorizzare l’apparato economico italiano fatto in gran parte da piccoli imprenditori e artigiani. Costruire la tracciabilità significa anche sollecitare l’imprenditoria italiana a sfruttare la carta della qualità e della trasparenza.
  • Cooperazione: Il governo dice sì all’aumento dei fondi e poi non rispetta l’impegno
    È stata votata all’unanimità, con l’approvazione del governo, la nostra mozione per destinare nuovi fondi alla cooperazione allo sviluppo. Abbiamo chiesto almeno 500 milioni di euro per il 2010: abbiamo presentato successivamente, in ogni provvedimento utile, specifici emendamenti per far rispettare l’impegno assunto alla Camera. Il governo però è sempre andato in direzione contraria.
Per chi vuole saperne di più sul gruppo parlamentare PD: http://www.deputatipd.it/

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