mercoledì 15 settembre 2010

Un anno di attività parlamentare PD: Dicembre 2009

Passa la manovra. Per noi è iniqua e insufficiente: i fatti ci daranno ragione. Ancora un salvataggio per il sottosegretario Cosentino.


  • Finanziaria
    Il governo prima aveva annunciato una Finanziaria “light”, poi grandi misure sull’Irap, alla fine non c’è stata né l’una né l’altra cosa, ma solo una serie di norme confuse e prive di visione strategica. Sono state fatte scelte che non hanno dato stimoli all’economia, sia sul piano degli investimenti che su quello dei consumi. È stata persa un’occasione per contrastare una crisi lunga e profonda. Noi invece abbiamo fatto una scelta precisa: abbiamo proposto una ‘contro-manovra’ mettendo al centro lavoro, imprese e famiglie. La richiesta dell’ennesimo voto di fiducia sulla Finanziaria 2010 ha trovato la nostra ferma opposizione. Ancora una volta, infatti, il governo ha blindato un importante provvedimento economico fuggendo ad un confronto di merito, quasi che le nostre proposte per affrontare l’emergenza fossero pericolose. Al contrario, l’atteggiamento dell’opposizione unita è stato assolutamente responsabile, anche per togliere ogni pretesto, alla fiducia: abbiamo ridotto gli emendamenti e abbiamo garantito tempi certi per l’approvazione finale. Porre la fiducia è servito ad evitare un dibattito e un confronto seri di fronte alla peggiore crisi economica e sociale del dopoguerra. Passa la manovra. Per noi è iniqua e insufficiente: i fatti ci daranno ragione. Ancora un salvataggio per il sottosegretario Cosentino. Con la fiducia un nuovo passo per indebolire il ruolo delle Camere
  • Decreto dirigenti scolastici Scongiurato il collasso degli istituti
    Grazie al nostro intervento è stato corretto il cosiddetto decreto salva precari e si è impedito lo sconquasso delle nostre scuole. Un settore già messo a dura prova dai tagli imposti dal governo e che senza il nostro contributo sarebbe andato inevitabilmente in tilt: più di un terzo dei presidi avrebbero dovuto occuparsi contemporaneamente di due istituti collocati in comuni o province diverse. Mantenere agli attuali presidi le funzioni presso le scuole fin qua dirette ha messo al riparo le scuole da ulteriori guai.
  • La morte di Stefano Cucchi Il governo in aula non chiarisce sulle responsabilità
    Le foto di Stefano Cucchi, un giovane romano morto in ospedale mentre si trovava in stato di arresto, entrano in ogni casa. Il suo volto è sfigurato dalle percosse, ancora oscure le cause di un decesso che non sembra affatto naturale. Il governo non cerca le cause, si preoccupa più di umiliare la storia di Stefano e della sua famiglia: il sottosegretario Carlo Giovanardi incarna questo cinismo affermando che ‘quel ragazzo è morto perché anoressico e drogato’. Abbiamo denunciato in aula la gravità di queste posizioni e abbiamo chiesto al governo di spiegare i tanti lati oscuri di questa vicenda, a cominciare dal fatto che i genitori non hanno potuto vedere il loro Stefano.
  • Caso cosentino La maggioranza salva il sottosegretario
    Dopo che il Tribunale di Napoli ha emesso l’ordinanza di arresto nei confronti del deputato Nicola Cosentino, sottosegretario per l’Economia e le Finanze con delega al Cipe, abbiamo immediatamente presentato una mozione di sfiducia. Indipendentemente dalla responsabilità penale (si contestava il concorso esterno in associazione di stampo camorristico) abbiamo sostenuto che evidenti ragioni di opportunità e di precauzione avrebbero dovuto indurre il governo ad evitare che una persona a cui è contestato un delitto così grave, possa continuare ad esercitare le proprie funzioni di governo in un ruolo tanto rilevante. Maggioranza e governo hanno fatto quadrato e bocciato la nostra richiesta. Le dimissioni, pochi mesi dopo, confermano la validità della nostra richiesta di verità
Per chi vuole saperne di più sul gruppo parlamentare PD: http://www.deputatipd.it/

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